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Vieste/ In Appello pena ridotta a 16 anni per Silvio Stramacchia (2)

Le precisazioni dell’avvocato Salvatore Vescera, difensore di Amin Er Raouy. Riceviamo e pubblichiamo.

In riferimento all’articolo pubblicato sul sito di notizie online onda radio, in qualità di difensore di fiducia del Sig. Amin Er Raouy, sento la necessità di dover fare alcune precisazioni su alcune parti dell’articolo pubblicato che, non solo non corrispondono a verità, ma che neanche dalle carte processuali sono mai emersi e posso affermarlo senza ombra di smentita da parte di alcuno. Alla tragica rapina ha assistito una sola persona e non due, come riportato nell’articolo che mai ha affermato di aver visto fuori l’esercizio commerciale rapinato o nei pressi dello stesso eventuali complici dello Stramacchia, mai dalle carte processuali e dalle indagini si è parlato di vestiti sporchi di sangue del povero Nardella, anzi dagli atti giudiziari è emerso che l’esecutore materiale della rapina finita tragicamente si sia cambiato altrove e mai è stato dimostrato durante il processo che la cantina ove forse e sottolineo forse, in quanto non sono mai stati rinvenuti vi erano gli abiti e le scarpe di cui si parla nelle intercettazioni in carcere tra lo Stramacchia e la di lui
madre era nell’uso esclusivo di Er Raouy, ma che gli stessi abiti erano proprio gli abiti che servivano allo Stramacchia per cambiarsi dopo la rapina finita poi tragicamente, così come mai è stato dimostrato che il
telefono di cui si parla in carcere nelle già menzionate intercettazioni sia stato trattenuto dallo Er Raouy.

Tanto era dovuto

Avvocato Salvatore Vescera