Menu Chiudi

“I campi in erba sintetica? Focolai di batteri”

Gli impianti sportivi con fondo artificiale ospitano microorganismi pericolosi secondo uno studio dell’Università di Catania.

La pratica sportiva è certa­mente salutare, ma è altrettanto certamente il caso di eseguirla nei luoghi adatti a non trasfor­marla in una fonte di rischi sani­tari. Uno studio dell’Università di Catania condotto nelle scorse settimane sugli impianti sporti­yi mette in evidenza che i campi in erba sintetica possono rivelar­si «focolai di microorganismi po­tenzialmente dannosi per la sa­lute». In mezzo a quell’ erba artificia­le – avverte Cinzia Randazzo, do­cente di Microbiologia agroalimentare presso l’ateneo sicilia­no – c’è davvero di tutto: escheri­chia coli, stafìlococchì, carica batterica aerobi a totale. Sicché che vi pratica calcio, calcetto o tennis deve guardarsi da un ri­schio di infezioni ben più alto di quanto immaginerebbe. Le ori­gini possono essere le più varie: acqua impiegata per il lavaggio dei campi, calpestio dei giocato­ri, gocce di sudore e di sangue disperse per piccole abrasioni, sputi, condizioni climatiche. «Ci siamo posti l’obiettivo di stimare il grado di contaminazione di campi sportivi in erba artificiale – spiega la Randazzo -; Le analisi sono state eseguite su svariati punti del manto in differenti impianti sportivi, con differenti gradi di usura. È la pri­ma indagine sullo stato di contaminazione dei campi in erba». I risultati «del tutto preliminari. – commenta la studiosa – pongono le basi «per ulteriori in­dagini microbiologiche, sia per comprendere l’origine della contaminazione sia soprattutto per mettere a punto soluzioni efficaci».