Caro Direttore,
due settimane con la consegna della posta a singhiozzo sarebbe già un risultato. Ma no, neppure a giorni alterni si vede il postino a Vieste. Storie di ordinaria follia di un servizio che non funziona solo perché – questa la motivazione – manca il portalettere. Il trucco c’è: sono le decine di licenziamenti e migliaia di dipendenti sospesi. E la corrispondenza, fra cui potrebbero esserci (e ci sono) anche documenti importanti va a farsi benedire. Con bollette delle utenze consegnate (??) sempre a scadenza avvenuta. Non parliamo dei giornali cui sono abbonato e che ricevo a singhiozzi a distanza di settimane. Ma in questo Paese per vedere riconosciuti un minimo di diritti essenziali a quale santo rivolgersi?
Lettera firmata