A poco più di due mesi dalla profanazione della sua tomba da parte di malviventi rimasti ignoti, nel cimitero di Carpino e dopo estenuanti ricerche da parte delle Forze dell’Ordine, la Polizia Stradale di Vieste ritrova la bara contenente le spoglie del maestro, fra i maggiori interpreti della musica popolare morto all’età di 100 anni, la cui salma venne trafugata a meno di 10 giorni dalla sua scomparsa, probabilmente per tentare di estorcere denaro alla sua famiglia. Durante il servizio di pattugliamento notturno, mirato alla prevenzione e repressione dei reati, una pattuglia della Sottosezione Polstrada di Vieste si imbatteva nei probabili malviventi fautori del vile atto criminoso. La bara, ancora sigillata, veniva ritrovata nei pressi di Vieste in Località San Felice, semi occultata nella vegetazione antistante la carreggiata della SP 53, dove i malviventi se ne disfacevano, poiché sentitisi intercettati e braccati dagli operatori della Polstrada, per poi darsi a precipitosa fuga. Una volta recuperata, la stessa veniva trasportata presso il Cimitero di Vieste ove ottenute le necessarie autorizzazioni, veniva aperta da personale delle pompe funebri, ove le spoglie e gli oggetti contenuti nella stessa ( le inseparabili nacchere ) non davano alcun dubbio circa l’identità della salma. Grazie al pronto intervento della Polizia che con impegno, pattuglia costantemente il territorio, è stato così possibile restituire la giusta dignità alla salma di un uomo amato e benvoluto da tutto il panorama musicale italiano, pioniere dei Cantori di Carpino. La salma dopo gli atti di rito veniva affidata al figlio Michele. Le indagini proseguono per identificare gli autori di tale vile atto criminoso.