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Un processo per diritti di pesca nel lago di Varano XXXII parte.

Il Capitano reclama sul sopradetto decreto a lato lo stesso udito nella giusta udienza negli atti personali per una sua regolazione.
Il giorno 7 Luglio 1589 a Napoli io Francesco de Maio ho intimato mediante il nobile Baldassarro Cappelli ho notificato al Signore per la Sacra Regia Udienza.
Supplicazione per parte dell’Università e gli uomini d’Ischitella a noi e per altri territori di questa terra appartenenti al signore, a Hormosa che era nel sacro consiglio per interesse posto nel decreto supplicando che fosse lecito pescare nei territori e giustizia dell’Università ,e nei particolari e quando delle acque defluiscono nel lago di Varano iniziando dai territori supplicanti.
Per cui si notifica che si possa dar parere in questi stessi luoghi siti nei confini dell’Università nominati “ Canalone e Canalicchio” che il barone pretende non includendo intendere aderire a questa possessione e dichiarazione cha a capo fu data a termine da parte dell’Università e per questo il magnifico barone furono esaminati nulli i testi e altri esaminati per questa abilitazione che si dice che al signore spettava e si doveva per il sacro consiglio si deve seguire n’è molestare i supplicanti da astenersi a pescare in detti luoghi Canalone,Canalicchio,e per questo il signore reclamasse e supplicanti comparissero con detto sig.re Nicomessa che uditi e convocati i supplicanti e per parte a questa stessa persona il sig. de Nicuesa fu il decreto predetto revocato e semplicemente ordinato per lo stesso decreto del sacro consiglio.
In seguito essendo andati dal signore per il decreto predetto uditi e convocati e per come supplicanti allo stesso Sig.re De de Nicuesa ci fosse un altro decreto.

Giuseppe Laganella