Riconoscimento per la Fondazione Vassallo” ed il Comune di Peschici per il progetto legato alla pulizia dei
, fondali scelto per rappresentare l’Italia alla conferenza sullo sfato di salute degli oceani che si è tenuta a Washington lo scorso 15 settembre 2016.
A Roma presso la sede dell’ambasciata statunitense’alla presenza di Kelly Degnan, l’ambasciatrice chargé de affaires dell’ambasciata americana in Italia – in occasione della proiezione del film documentario sulla plastica che inquina gli oceani “A Plastic Ocean”, prodotto dalla rete internazionale di fondazioni “Plastic Oceans”, erano presenti- perché regolarmente invitati- Dario Vassallo (fratello di Angelo, il sindaco pescato e di Pollica assassinato dalla criminalità organizzata nel 2010) della omonima Fondazione, il sindaco di Peschici Franco Tavaglione ed il presidente dell’ente Parco Stefano Pecorella, più un folto gruppo di ambientalisti. Il progetto rientra nelle cosiddette buone pratiche per la tutela del mare (il sindaco ucciso era del resto un pescatore) ed è stato presentato lo scorso 5 settembre proprio a Peschici, quando andò in onda la “Festa della Speranza”; il consueto appuntamento itinerante (ogni anno una regione diversa d’Italia) che ricorda l’anniversario della morte del sindaco pescatore. «Come Comune di Peschici abbiamo deliberato subito dopo- ricorda oggi il sindaco Franco Tavaglione, reduce di Roma – un incentivo sotto forma di contributo ai pescatori che dopo la battuta di pesca riportano a riva -anziché ributtarla a mare – la plastica raccolta». Tavaglione da anni ha stretto un forte rapporto con la Fondazione Vassallo. «Adesso aspettiamo che anche la Regione Puglia – rimarca Tavaglione – come promesso a Peschici a settembre scorso dallo stesso Emiliano, intervenga sull’argomento». Sei mesi fa infatti il governatore di Puglia, presente la Kelly Degnan, l’ambasciatrice chargé de affaires dell’amba- sciata americana in Italia (destinataria del premio trabucco appena istituito dal sindaco di Peschici) promise una legge regionale apposita, così come assicurò il suo appoggio l’europarlamentare Elena Gentile in quel di Strasburgo. I pescatori – disse Emiliano in quella occasione – che raccoglieranno in mare rifiuti ed invece di ributtarli in acqua li riporteranno a terra, otterranno un rimborso dalla Regione. Secondo studi approfonditi ogni anno si producono 800 milioni di tonnellate di nuova plastica e nel mare ne finiscono 3 milioni. Il documentario proiettato a Roma ha spiegato nel dettaglio la gravità del problema dell’inquinamento provocato dalla plastica. Gravità che si traduce con la riduzione della stessa plastica in micro particelle cariche di agenti velenosi che immagazzinati da pesci e uccelli, si inseriscono forzatamente nella catena alimentare che riguarda tutti gli essere umani Una parte del film è stata girata alcuni anni fa nei laboratori del dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Siena e nei mari della Sardegna, dove si lavora per indagare le conseguenze dell’inquinamento sulla salute delle balene e di altre specie “sentinella”. Proprio durante il campionamento sulle balene, la troupe di “Plastic Oceans”, insieme alla pluri-campionessa mondiale di apnea Tanya Streeter, ha girato le splendide immagini nei mari della Sardegna. «Ogni anno produciamo 800 milioni di tonnellate di nuova plastica e nel mare ne finiscono 3 milioni. Il documentario spiega in maniera forte e chiara quanto sia grave il problema dell’inquinamento provocato dalla plastica che poi si riduce in micro particelle cariche di agenti velenosi che finiscono nella pancia di pesci ed uccelli, per poi arrivare inevitabilmente nella nostra catena alimentare. E’ un documentario molto bello che mi piacerebbe portare nelle scuole, perché educare i ragazzi alla tutela dell’ambiente significa renderli più consapevoli e attenti anche ai piccoli gesti quotidiani», spiega il presidente dell’ente Parco, Stefano Pecorolla-che aggiunge: «Vorrei proiettare questo filmato nella nostra Area Marina Protetta Isole Tremiti dove ogni anno realizziamo il progetto CLEANUP di pulizia dei fondali e dove da quattro anni si conclude il progetto di educazione ambientale PARCOGIOCHI che coinvolge oltre 1500 studenti del Gargano e che grazie al quale il Parco ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica».
Francesco Trotta
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