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Basket/ A proposito del caos extracomunitari

La settimana scorsa, presso il centro congressi “Cavour” di Roma, un numero importante di società (tra le quali la Bisanum Viaggi Vieste) di basket delle serie C Gold, C Silver, D e B femminile rappresentanti di tutte le regioni italiane, si è riunito al fine di discutere in merito alle note vicende che hanno portato l’ufficio tesseramento a procedere alla sospensione di un notevole numero di atleti extracomunitari.
All’incontro ha presenziato un gruppo di avvocati che costituirà lo staff legale al quale le società, che intendono costituirsi in associazione, hanno affidato il compito di esaminare nel dettaglio e per quanto di loro competenza quelle che appaiono le incongruenze regolamentari (oltre che di quelle statuali e internazionali) che hanno portato allo stop e di approfondirle ulteriormente nelle sedi competenti.
Le società hanno rilevato che, peraltro, lo stop degli atleti extracomunitari è avvenuto in modo assolutamente disomogeneo, interessando alcuni atleti di diverse categorie nel settore dilettantistico e non altre ed ha avuto una tempistica assolutamente penalizzante nei confronti del movimento. Hanno anche rilevato come, paradossalmente, non siano state estese ai settori giovanili. Hanno, inoltre, concordato di procedere alla redazione, sempre congiuntamente allo staff legale, di un documento nel quale verranno chiesti una serie di chiarimenti alla Federazione Italiana Pallacanestro.
Le società, che andranno a costituire un’apposita associazione, intendono diventare un punto di riferimento per tutta la pallacanestro italiana e puntano a crescere ulteriormente attraverso il coinvolgimento di tutto il movimento dilettantistico al fine di avviare un confronto costante con la Federazione. Ciò, anche in un’ottica di crescita complessiva, che possa portare benefici di carattere economico, accrescendo l’appeal del basket minors, e per salvaguardare al meglio il futuro dei giovani che si avvicinano al basket.