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“A Cagnano Varano solo proclami tutto il resto è silenzio e malgoverno”. Riceviamo e pubblichiamo.

C’è il silenzio degli innocenti e il silenzio degli inerti. Di coloro che gonfiano il petto, facendosi vanto di conquiste amministrative, ascrivibili invece alla passata amministrazione comunale. Succede a Cagnano Varano, un tempo comune lagunare, ora comune neghittoso. «A quasi due anni dall’avvio della consiliatura, sono improrogabili le valutazioni politiche e amministrative, per questo è necessario rimarcare, anche alla luce del documento contabile posto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale, la distanza stratosferica di questa amministrazione dal programma e dagli intendimenti dibattuti nell’ultima campagna elettorale. Distanza che rischia di creare ancora più difficoltà all’economia locale e mortificare ogni ambizione dei giovani, a cui si è stati capaci di regalare solo biglietti di andata verso la Svizzera e la Germania», sostiene Michele Di Pumpo, esponente di punta dell’UdC cagnanese. «Il pensiero dominate è la lode di sé, nonché spendere parole vuote, mentre sono tanti i fallimenti; come la scarsa politica di programmazione economica che manca di una opportuna e oculata revisione della spesa, oppure la gestione della vicenda della casa di riposo per anziani, dalla quale emerge un grande messaggio politico di incapacità gestionale e di sperpero, oltreché di mancata conoscenza amministrativa. Cosa dire poi della ludoteca (prova di forza tra vari assessorati) e che non può essere assegnata perché necessita d’importanti interventi strutturali?», prosegue ancora Di Pumpo. Nel corso della seduta consiliare, con al centro il tema della programmazione economica comunale, Di Pumpo, a nome dell’UdC, ha manifestato la contrarietà al documento e invitato l’amministrazione cittadina a farsi da parte e ridare la parola ai cittadini delusi dall’incapacità di governo e dalla mortificazione delle aspettative. «Si prevede solo l’aumento delle tasse. Si ledono le categorie disagiate e tutti i cittadini che oggi, più di ieri, hanno reali bisogni, indirizzando molti contributi a ‘serate pseudo culturali ’ con poca partecipazione ma con elevato impegno finanziario da parte dell’ente. Non s’interviene sul tema della sicurezza. Si disattendono gli interventi di pulizia, come a Capojale, e decoro urbano, mentre è generico ogni riferimento alla mobilità cittadina. Insomma, niente di nuovo. Solo parole al vento e proclami
pubblici. Il resto scorre nel silenzio più assoluto», conclude Di Pumpo.