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Credito alle imprese, penalizzate le piccole. Esse rappresentino la maggioranza del tessuto produttivo pugliese.

Diminuiscono ancora i finanziamenti alle aziende. In particolare, nei confronti di quelle di minori dimensioni. Le aziende con meno di 20 addetti, pur rappresentando la stragrande maggioranza del sistema produttivo pugliese, risultano le più penalizzate dagli istituti di credito.
Sul totale dei prestiti erogati in Puglia (19,8 miliardi), alle micro e piccole imprese sono stati concessi meno di 5 miliardi e mezzo di euro, contro i 14,3 miliardi erogati a quelle con almeno 20 addetti. Rappresentano meno di un terzo. Per la precisione, appena il 27,7 per cento.
Secondo Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia: “il problema dell’accesso al credito è sicuramente uno dei più sentiti dai piccoli imprenditori. La serie storica elaborata dal nostro Centro Studi mette bene in evidenza che, sebbene già nel periodo pre-crisi i livelli di attenzione a questa parte – peraltro largamente maggioritaria – del nostro tessuto produttivo non fosse particolarmente elevata, lo stock percentuale di finanziamenti si è andato via via assottigliando.
Non sono poche le imprese sane che hanno dovuto chiudere bottega in questi anni solo perché ritenute “non bancabili”: imprese a cui sarebbe bastato un piccolo aiuto per restare a galla. E la situazione continua ad essere paradossale perché, ad oggi, sono tantissimi i “piccoli” che esprimono la necessità di investire e finanziarsi, proprio per provare a cogliere le opportunità di crescita che mercato globale, nuove economie e innovazione tecnologica offrono.
Diventano pertanto essenziali quegli strumenti di mutualità che hanno consentito ai piccoli imprenditori di accedere ai prestiti pur a fronte di condizioni di ingresso ai limiti del tollerabile. Il riferimento – spiega Sgherza – è ai Consorzi Fidi ma anche a tutti quegli strumenti di finanza agevolata e fatta “su misura” della piccola impresa che caratterizzano la galassia dei nostri servizi, come quelli erogati da Artigiancassa. Ricordiamo inoltre l’importanza della rete delle BCC che – fa notare il Presidente – è fondamentale nel mantenere un presidio creditizio di livello territoriale a favore delle imprese locali.
Tuttavia, per provare davvero ad invertire la marcia è fondamentale procedere al completamento delle nuove regole del Fondo centrale di garanzia e adottare, nei prossimi mesi, la norma che attua la legge delega di riforma dei Confidi.
Ciò nondimeno – ha concluso Sgherza – si può agire anche alla fonte, ossia riducendo il fabbisogno di credito delle piccole imprese, magari consentendo la compensazione diretta e universale tra debiti e crediti delle imprese verso la Pubblica amministrazione: una misura di cui Confartigianato da lungo tempo chiede l’adozione”.