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Vico /Furti e scorrerie. Più controllo del territorio.

Prima i numerosissimi furti nelle campagne con la sparizione di attrezzi ed altre cose necessarie alla vita rurale, poi le visite in paese, in orari studiati, con furti e scasso in appartamenti, svuotati di oggetti preziosi ed altri facilmente asportabili, durante l’assenza dei proprietari per motivi di lavoro o impegni quotidiani. A completare l’opera la ripresa dei furti d’auto.
Soprettutto due i quartieri periferici presi di mira da questa diffusa opera delinquenziale, giovanile e non, che stanno mettendo a dura prova la pazienza e la serenità dei cittadini: il quartiere della 167 e quello che porta al Convento S.S. Crocifisso dei Frati Cappuccini. Lo stesso Convento è stato oggetto di “ escursione “. Qualche giorno fa il propietario di una gioielleria-oreficeria ha trovato il negozio ripulito durante la notte.
Il timore di nuove “ visite “ e la frequenza di furti ed effrazioni ha indotto un abitante a scrivere una lettera alla nostra Redazione:” Sono un cittadino di Vico del Gargano, padre di tre figli e frequento saltuariamente un gruppo di amici che ama riunirsi in piazza o in un bar per parlare del più e del meno della società in cui viviamo e, chiaramente, dei problemi legati alle proprie famiglie e ai figli. Più di una volta ho sentito qualche amico di questo gruppo dire che a Vico del Gargano si è creato un gruppo di giovani “ bravi “ ( in senso manzoniano ), giovani “ bravi “ che si cimentano a sporcare con scritte, se non anche ad abbattere le porte murate dell’ex Pronto Soccorso sito a suo tempo nell’ex seminario adiacente al Convento dei Frati Cappuccini.
Uno degli amici del gruppo una volta così si è espresso ironizzando “ sono giovani che hanno del coraggio e anche tanta stima di un luogo sacro. “
Io come cittadino sono tristemente rammaricato che questi giovani sprecano la loro vita con scelte insensate, rabbiose, inseguendo modelli del più becero bullismo.
Mi viene in mente il detto latino “ nolite mittere margaritas ante porcos “ che, tradotto, dice “ non buttare le perle ai porci “. Ma io subito caccio via dalla mia mente questo detto perchè non mi sento di applicarlo a questi giovani “ bravi “. Tuttavia voglio ricordare a tutti l’importanza dell’essere vera famiglia e cittadini responsabili del proprio paese. Con stima,

S.B.
Il contenuto di questa lettera è percezione diffusa fra gli abitanti di Vico del Gargano che chiedono un rafforzamento dei controlli sul territorio e una efficace opera di contrasto della delinquenza da parte delle forze dell’ordine, integrata da una intelligente e reciproca collaborazione fra cittadini contro il facile dilagare della criminalità piccola e grande.

Michele Angelicchio