Menu Chiudi

OndaRadio/ Cosa è l’adolescenza e come uscirne vivi.

Siete davvero sicuri di conoscere gli adolescenti? No, perché se non siete poi così sicuri, questa è la rubrica che fa per voi. Chissà quali grilli saltano in mente a mio/a figlio/a? Perché passa ore e ore davanti a quello strano marchingegno elettronico? Possibile che non abbia una vita sociale, gli amici escono e lui/lei resta a casa?

Non vi preoccupate o almeno non da subito, ben presto capirete tutto, un po’ alla volta e con calma vi spiegherò tutte le stranezze che riguardano il “meraviglioso” mondo degli adolescenti.

Io sono un’adolescente, una teen-ager, ecco non vi spaventate è semplicemente così che si chiamano i/le ragazzi/e con età compresa tra i 13 e i 19 anni negli Stati Uniti, anche se ormai questo termine si è diffuso a macchia d’olio in qualsiasi nazione del mondo, compresa l’Italia.

Cosa potrà mai fare una diciassettenne in una emittente radiofonica?

Raccontare pettegolezzi, le ultime dal mondo della moda o del make-up, tutte quelle cose superficiali di cui si circondano i giovani al giorno d’oggi. Stavate pensando a questo, vero?

Dopotutto non vi do torto, avete assolutamente ragione, in alcune cose siamo ancora abbastanza immaturi e non diamo importanza ad alcuni problemi perché semplicemente non ci toccano dal vivo, siamo ancora dei bambini in certi versi anche se odiamo che qualcuno ci chiami così. Stiamo crescendo, vediamo ogni singolo difetto del nostro corpo: un brufolino qua, troppa ciccia là… siamo ormai diventati i peggiori giudici che potevamo immaginare, quindi non sollecitate le nostre menti a strani tipi di diete o maschere di bellezza, con gli anni impariamo da soli a prenderci cura di noi stessi e ad apprezzarci per quello che realmente siamo, qualche volta sbaglieremo e allora… allora niente ci rialzeremo, faremo pace con noi stessi e continueremo.

Per non parlare dei continui sbalzi d’umore e non mi riferisco solo alle ragazze, la mattina ci svegliamo come “zombie” e guai a rivolgerci la parola per i primi…diciamo quaranta minuti, 1) non avrete risposta,

2) stiamo ancora immaginando il nostro letto e non vediamo l’ora di ritornare da lui. La scuola non è poi così male, sarebbe anche più carina se ritardasse di un’ora e avesse qualche insegnante in meno ma insomma non si può avere tutto dalla vita. Il tempo libero è uno slalom tra TV, telefono, compiti, social-network e gruppi di WhatsApp, quando i compiti sono finiti o almeno si è fatto finta di farli, bisogna mostrare il tuo duro lavoro su Instagram, il merenda-time, la musica che stai ascoltando o il libro che stai leggendo.

Il vero problema della nostra generazione è che ogni cosa che facciamo, ogni singola cosa abbiamo l’incessante bisogno di postarla, di fotografarla, di catturarla e di mostrarla al mondo.

Diventiamo “merce di scambio” nel mondo del web, la nostra vita per “i likes”, vendiamo le nostre intere esistenze a Internet e a coloro che lo comandano. Allontanarci per un po’ dall’elettronica non potrebbe farci che bene, ma siamo disposti a superare questo periodo di astinenza? Spegnete la TV, parlate con i vostri figli, raccontate le vostre storie, quell’oretta che spenderete con loro sarà il più bel film che potevate vedere.

Alessia Campaniello