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Estate/ Ordinanza balneare ecco le regole della Regione

Spiagge aperte tutto l’anno, defibrillatori (e altro materiale di primo soccorso) obbligatori in ogni lido privato e un angolo “nursery” debitamente attrezzato. Sono queste le principali novità della nuova ordinanza balneare della Regione Puglia che detta la disciplina per il regolare svolgimento delle attività nelle zone di mare del territorio. Con l’emanazione del provvedimento può dirsi ormai aperta la nuova stagione balneare che, come detto, dura l’intero anno solare, ma ciò in relazione essenzialmente all’esercizio delle attività commerciali e di quelle accessorie quali «quelle elioterapiche, ludico-ricreative, l’esercizio di bar e ristoranti e gli intrattenimenti musicali e danzanti, che possono essere svolte con le medesime condizioni regolamentari e d’orario applicate agli esercizi ubicati nel territorio comunale, nel rispetto delle norme in tema di autorizzazioni in materia edilizia, urbanistica, igienico-sanitaria e di inquinamento acustico».

In altri termini, ogni concessionario è libero di tenere aperta la propria struttura anche d’inverno per le finalità appena descritte, mentre l’obbligo di garantire l’accesso al pubblico per la sola attività di balneazione resta limitato all’arco di tempo compreso tra il primo sabato del mese di giugno e la prima domenica di settembre.

Dunque, a partire dal prossimo sabato, ogni spiaggia privata dovrebbe essere già fruibile con tutti gli annessi servizi. Un obbligo quest’ultimo che spesso e volentieri non viene ottemperato dagli stabilimenti del litorale a nord di Brindisi, dove solo una parte di essi effettivamente inaugura la stagione nel termine prescritto dall’ordinanza.

L’altra novità principale è l’obbligo del defibrillatore. Ma non solo. L’art. 4, capo B, elenca tutta una serie di attrezzature che i concessionari devono avere in dotazione e, cioè, un pallone “Ambu” (o altro apparecchio per la respirazione artificiale); 3 bombole di ossigeno da un litro; 3 cannule orofaringee (di cui una per bambini) per la respirazione artificiale; mascherine per respirazione bocca a bocca; un’apribocca a vite o sistema similare; una pinza tira-lingua; una barella; una cassetta di pronto soccorso e, ovviamente, il defibrillatore, in aggiunta alla presenza di personale qualificato all’utilizzo.

L’ulteriore novità è l’obbligo di dotare la spiaggia di un angolo “nursery” con tanto di fasciatoio e scaldabiberon, in linea con la campagna lanciata dalla Regione “Puglia loves family”.

Per il resto, tutto è rimasto come prima, con l’obbligo di assicurare il servizio di salvamento (con la presenza di un bagnino provvisto di brevetto), con l’indicazione della zona di mare riservata esclusivamente alla balneazione (sino ai 200 metri dalle spiagge e/o scogliere basse e sino a 100 metri dalle coste a picco), con l’obbligo di esporre in maniera visibile l’ordinanza balneare e con tutte le altre prescrizioni dettate allo scopo di garantire al massimo la balneazione sicura ai fruitori di stabilimenti privati e spiagge libere.