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Vieste/ Enzo Spalatro: Lo stato dei trabucchi di Vieste ad oggi – invio dimissioni”. Riceviamo e pubblichiamo.

Sig. Sindaco NOBILETII dott. Giuseppe
Comune di Vieste Ing. SILVESTRI Matteo – presso Studio tecnico – Vieste Sig. SOLLITIO Gianni – Ufficio cultura – Comune di Vieste Sig. delli Santi ninì – redazione de “II FARO” – Vieste

OGGETIO: Lo stato dei trabucchi di Vieste ad oggi – invio dimissioni.-

Con la nr. 2 del 27 gennaio 2015 la regione Puglia ha approvato la legge per la valorizzazione e il recupero dei trabucchi storici, legge però fino ad oggi rimasta solo sulla carta. Solo poco tempo dopo al trabucco di Molinella il suo Comune ha organizzato una grande manifestazione per celebrare con il concorso di partiti ,associazioni, radio, televisioni, di Vieste e dintorni l’avvenuta rinascita dei nostri amatissimi trabucchi. Tutto questo e fino ai giorni nostri è stato e rimane solo un odioso e colossale inganno mediatico. Perché è vero l’esatto contrario: ad oggi i trabucchi di Vieste stanno vivendo il momento peggiore della loro storia secolare, sia sotto l’aspetto strutturale che sotto l’aspetto giuridico.¬

ASPETIO STRUTIURALE – In zona san Francesco quei due trabucchi là presenti sono ormai solo macerie. E’ praticamente la stessa cosa per il trabucco di Punta Santa Croce al porto. Collocato sul salotto buono del paese, offre uno spettacolo penoso ai tanti turisti che passano su quella strada. Gli altri trabucchi sono tutti sprovvisti delle cinque antenne di rito e della grande rete a sacco, e senza di loro il trabucco è solo una cosa senza senso e senza anima. Si sta ricostruendo però il trabucco di Punta Lunga, ma grazie al sig. Manzionna, proprietario dell’omonimo campeggio. Rimane un solo trabucco degno di questo nome, a Molinella. Ma qui sono interessate ben tre famiglie di artigiani del trabucco.-

ASPETIO GIURIDICO – Tutti i trabucchi di Vieste sono senza concessione demaniale e senza licenza di pesca.- Detta in parole povere, quando noi trabuccolanti vogliamo pescare siamo in automatismo degli abusivi e commettiamo un atto illegale.-
Quello delle autorizzazioni amministrative è un problema tanto lungo quanto complesso. L’associazione “I Trabucchi del Gargano” cominciò a sciogliere questa matassa ottenendo la prima concessione al trabucco del porto. Non l’avesse mai fatto. Giandiego Gatta, presidente allora del Parco Nazionale del Gargano, ed Ersilia Nobile, allora sindaco del comune di Vieste, organizzano l’8 gennaio del 2010 un improbabile Tavolo Tecnico sui trabucchi del Gargano, dando una improbabile “sfiducia” alla Associazione che aveva rimesso in piedi e reso pienamente operative tutte le nostre magnifiche strutture sostenendo che avrebbe tradito una improbabile “rnisston”, ed assumono per sé l’onere e l’onore di dare a tutti i trabucchi del territorio la tanto sospirata concessione.-

Passano ben cinque anni di sudatissime carte da parte di due funzionari del nostro Comune, dei quali per carità cristiana non riferisco i nomi, e finalmente arriva ….. direte voi la concessione per i trabucchi del paese ? ….. neanche per sogno, arriva dalla Regione Puglia una generica e indefinita “consegna” al comune di Vieste dei trabucchi che insistono sul suo territorio. Probabilmente prima erano sul territorio del comune di Zapponeta. E’ la comica finale. Ancora una volta noi trabuccolanti rimaniamo senza concessione e senza licenza di pesca. Nei tempi ormai passati in cui la dignità e l’orgoglio del nostro popolo era un valore, simili amministratori sarebbero fuggiti dal paese nottetempo. –
E vengo ora sindaco Nobiletti alla ragione di questa nota per Lei. E’ incontestabile che i nostri trabucchi sono all’ultima spiaggia. E l’ultima spiaggia è quella che ci offre la Regione Puglia sui trabucchi con la sua legge del 2015. Non possiamo assolutamente mancare questa occasione. Ma anche qui purtroppo ci sono delle insidie. Saprà infatti che la Regione ha affidato la gestione dei contributi al Parco. Ma in tanti sappiamo che fin dai tempi della presidenza di Giandiego Gatta il nostro Parco è sempre stato storicamente, ideologicamente e politicamente dalla parte di Peschici.

Ebbene Peschici ha i trabucchi come noi di Vieste, ma con una notevole differenza. I trabucchi di Peschici sono propedeutici e finalizzati al ristorante attiguo e contiguo che ognuno di essi ha. I trabucchi di Vieste invece di attiguo e contiguo hanno solo i gabbiani, che danno i loro contributi sì, ma non certamente in euro. Ed è per questo, ora diciamola tutta, che i trabucchi di Vieste sono abbandonati da Dio, dagli uomini e dai politici in ispecie.-

Chiudo quindi con un appello a Lei sig. sindaco perché impegni tutte le sue risorse e possibilità presso il Parco perché i trabucchi di Vieste abbiano finalmente la tutela che meritano, non fosse altro perché il nostro trabucco è sempre stato il trabucco per il trabucco e senza contaminazioni di sorta. Meriteremmo un grosso premio solo per questo.-
Rivolgo questo appello anche ai nostri organi di informazione, perché si impegnino a mobilitare tutti i viestani di buona volontà, che sono ancora tanti, perché tutti insieme si possa vincere questa battaglia che non è, come potrebbe sembrare a prima vista per il denaro, ma per la civiltà.-
Per conoscenza invio questa nota all’ing. Silvestri Matteo, recente Presidente dell’associazione “la rinascita dei trabucchi storici” al quale nel contempo comunico le mie dimissioni dalla stessa.

Le ragioni sono da ricercare nei problemi qui esposti, che l’Associazione suddetta non ha mai neanche sfiorato.-
Riprenderò, anche con tutti i suoi limiti, l’operatività dell’altra associazione, “1 Trabucchi del Gargano”, che tanto .ha dato ai trabucchi di Vieste, e che mai è stata chiusa con quell’atto formale che la legge richiede.¬ Unisco alla presente documento che lo dimostra.-

Vieste, 11/07/2017

Distinti saluti
SPALATRO Vincenzo