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A Foggia presidio unitario davanti alla sede della Prefettura. Pensioni, giovani, occupazione, sanità e contratti, il 14 ottobre la giornata di mobilitazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil.

Cambiare le pensioni. Dare lavoro ai giovani. Difendere l’occupazione. Garantire a tutti una sanità efficiente. Rinnovare i contratti a partire da quelli pubblici”. Sono le richieste di Cgil, Cisl e Uil che, sabato 14 ottobre 2017, terranno una giornata di mobilitazione nazionale che si articolerà con manifestazioni territoriali in tutta Italia, finalizzate a sostenere le proposte presentate dai sindacati confederali al Governo. A Foggia si terrà un presidio unitario davanti alla sede della Prefettura, a partire dalle ore 10, cui parteciperanno i segretari generali territoriali, Maurizio Carmeno, Emilio Di Conza, Gianni Ricci.

Poiché il Governo e il Parlamento si apprestano a discutere e approvare la legge di bilancio per il 2018, Cgil, Cisl e Uil “ritengono necessario che in questa fase vengano affrontate alcune priorità fondamentali per la tenuta sociale del Paese, con misure e risorse adeguate”. Sui temi delle pensioni, dei giovani, dell’occupazione, della sanità e dei contratti, Cgil, Cisl e Uil hanno formulato delle proposte precise che hanno deciso di sostenere con la mobilitazione nazionale di lavoratori, disoccupati, giovani e pensionati.

“Sulle pensioni, la Legge Fornero è stata un’enorme operazione di cassa che ha spostato per tutti il traguardo pensionistico, ben oltre i livelli degli altri Paesi europei, con ricadute importanti, anche di natura sociale. La piattaforma sindacale unitaria ha permesso di giungere alla sottoscrizione del Verbale di sintesi del 28 settembre 2016 ed all’emanazione di importanti misure, nella ‘fase uno’, che hanno introdotto un principio di flessibilità di accesso alla pensione”. Il sindacato chiede ora di “aprire la ‘fase due’ del confronto per superare le attuali difficoltà nell’accesso al pensionamento, favorendo così anche un inserimento lavorativo dei giovani, ed affrontare il tema dell’inadeguatezza dei trattamenti pensionistici, attuali e futuri”.

Per generare occupazione nuova e di qualità, a parere di Cgil, Cisl e Uil, “la prima misura di politica economica è il sostegno agli investimenti, pubblici e privati che possano far ripartire la domanda, in particolare quella interna, e favorire la crescita. Solo in questo contesto, si possono promuovere politiche volte a favorire l’ingresso stabile dei giovani nel mercato del lavoro ed aumentare il tasso di occupazione, recuperando i divari con altri paesi europei e riducendo il divario Nord – Sud”.

Per Cgil, Cisl e Uil è altresì urgente “rafforzare le politiche attive nel nostro Paese, a partire dalle certezze di stabilizzazione degli operatori in esse occupati e dal rafforzamento delle dotazioni organiche dei centri per l’impiego, che devono svolgere un ruolo centrale dentro un sistema unitario e nazionale che rafforzi le politiche per la presa in carico, l’accompagnamento, il sostegno ai lavoratori nelle transizioni, rafforzandone l’occupabilità”.

Cgil, Cisl e Uil sono inoltre preoccupate “per il progressivo de-finanziamento della spesa sanitaria che mette a rischio l’universalità e la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale”. Per questo, chiedono “un progressivo aumento del finanziamento per allineare il livello di spesa sul PIL alla media degli altri paesi europei, unitamente alla predisposizione di un piano per la prevenzione e la promozione di sani stili di vita”.

I sindacati chiedono di “chiudere i contratti, accelerare il negoziato su tutti i comparti del Pubblico Impiego, ritenendo che la stagione contrattuale debba essere rivolta a tutelare il lavoro ed a innovare la pubblica amministrazione, superando la politica dei tagli, il blocco delle assunzioni e delle retribuzioni”. Per Cgil, Cisl e Uil “è necessario incrementare i salari e tutelare il potere di acquisto, garantendo le risorse per tutti i comparti, che assicurino l’incremento degli 85 euro e il mantenimento degli 80 euro del Bonus Renzi”.

Cgil, Cisl e Uil si mobilitano dunque a sostegno delle loro proposte ed invitano i lavoratori, i disoccupati, i giovani, i pensionati “a contribuire alla riuscita di questa prima giornata di mobilitazione partecipando numerosi alle manifestazioni”.