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Ciao, papà ! (Il ricordo di Carlo Giannini)

Mi sembra ieri quando mi accompagnasti al primo giorno di asilo Papà, camminavo veloce per stare al tuo passo. Mi sembra ieri quando ormai quasi 28 anni fa mi accompagnasti al portone di Maricentro e dopo qualche mese a quello di Mariscuola a Taranto, tra paure e speranze, questa volta più grandi. Oggi dopo tutta la mia gioventù in marina alle spalle, sempre lontano da Te da Mamma e dai miei Cari, mi ritrovo a tirare le somme di una vita piena di sacrifici, costellata di persone ed episodi, sia negativi che positivi, tra questi ultimi al primo posto, l’incontro con mia moglie e la nascita dei miei gioielli. Ed eccomi durante questa ennesima lontana esperienza, ancora una volta distante da Te, a ritrovarmi incapace di salutarti per tempo come avrei voluto … ti chiedo perdono per questo. Domani mi ritrovo purtroppo a doverti accompagnare questa volta io, sino al portone più difficile della Tua vita… il compito più difficile e ingrato a me mai assegnato, ma assolutamente doveroso, nei confronti di un genitore, che non finirò mai di ringraziare, per aver sempre riposto fiducia nelle mie azioni e nelle mie decisioni, anche le più ostiche, senza mai farmi pesare l’assenza forzata e il malinconico distacco dal luogo natio. Grazie per aver sempre creduto in me.. grazie per aver sopportato tutto in silenzio… anche quando restavi solo e anziano… grazie, ciao Papà, abbraccia forte Mamma per me. Grazie!

Carlo