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Foggia calcio/ Arrestato per riciclaggio il patron Fedele Sannella

Arrestato il patron del Foggia Fedele Sannella su richiesta della procura di Milano all’interno dell’inchiesta black security. Il pm Paolo Storari e l’ex capo della Direzione distrettuale antimafia Ilda Boccassini hanno, infatti, chiesto al gip Giulio Fanales il commissariamento del Foggia Calcio in base alle legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle società per reati commessi dai propri vertici nell’interesse aziendale: nelle casse sociali del club controllato dal patron Fedele Sannella, secondo l’accusa, a titolo di “finanziamento soci” sono stati riciclati dal commercialista Massimo Ruggiero Curci (ex socio ed ex vicepresidente onorario del Foggia) 2 milioni di euro frutto di evasioni fiscali, appropriazioni indebite e bancarotte commesse in precedenza nel settore delle cooperative dal commercialista arrestato due mesi fa e già sottoposto a ripetuti sequestri per circa 12 milioni di euro.
A seguito dell’ulteriore sviluppo dell’attività investigativa, corroborata anche dai riscontri alle ammissioni rese dai fratelli Ruggiero Massimo e Nicola Curci in sede di interrogatorio innanzi al Pubblico Ministero della D.D.A milanese, sono emersi importanti profili di responsabilità a carico di Fedele Sannella, il quale avrebbe ricevuto e riciclato personalmente parte di tali versamenti, per un importo complessivo pari a € 378.750,00 in denaro contante, provento dei reati di cui si è detto, riutilizzandoli nel Foggia sia attraverso la corresponsione di somme di denaro in nero agli atleti, allenatori, procuratori, sia mediante pagamenti funzionali alla gestione della società calcistica, così ostacolando l’identificazione della provenienza illecita del denaro.

Emanuele Losapio

gazzettasport