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Vieste – “Le bare bianche non dovrebbero esistere”

Dolore, incredulità ed affetto si intrecciano a Vieste appena si è appresa la notizia della scomparsa del ventenne Pasquale Vaira. Così come è unanime la considerazione che non ha logica l’interruzione di una vita così giovane: “Le bare bianche non dovrebbero esistere” ripeteva questa mattina una amica della famiglia Vaira, al cospetto del feretro sistemato al centro del salotto. Manifestazioni di vicinanza a Graziella e Antonio, genitori di Pasquale, e a Mara, sua sorella, sono giunti immediatamente dai tanti post e dai successivi commenti che amici e conoscenti hanno pubblicato sui principali social, ma anche da iniziative decise all’improvviso, come il minuto di silenzio e la dedica del titolo di campionesse provinciali Aics under 18 conquistato ieri dalla formazione della Ipssar Volley Vieste.

Mercoledì sera Pasquale stava andando a giocare a calcio, la sua grande passione (tanto da portarlo ad iscriversi alla facoltà di Scienze Motorie), ma mentre era sull’autobus riceveva la telefonata in cui gli comunicavano che la partita era saltata. Tra l’arrabbiato e il deluso, decideva di fare un salto a casa di Ylenia, la sua ragazza, dove veniva colto da improvviso e fulminante arresto cardiaco. Nessun sintomo lasciava presagire il sopravvenire del malore che ha strappato Pasquale dall’affetto dei suoi cari in pochi secondi, ed inutile si è rivelato il tempestivo intervento del personale del 118 giunto in soccorso.

La tragica notizia si è immediatamente sparsa a Chieti, tra i colleghi di facoltà, gli amici del calcio e quelli della parrocchia che frequentava e dove svolgeva opera di volontariato, che immediatamente sono andati a far sentire il proprio affetto ai genitori, nel frattempo giunti sul posto. Svolte le pratiche burocratiche e trascorso il tempo previsto per legge, il feretro è stato trasferito a Vieste in attesa del funerale che si terrà sabato mattina alle ore 10 nella Chiesa Gesù Buon Pastore.

La redazione di Ondaradio si stringe nel dolore attorno alla famiglia Vaira: a Graziella, Antonio e a Mara vada il nostro caloroso abbraccio.