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Vico/Elezioni generali, inutili?

E’ opinione diffusa che le imminenti elezioni generali potrebbero essere una semplice formalità a scadenza senza produrre nulla: nessuna maggioranza chiara. Tutti, da destra, centro e sinistra, sostengono a gran voce che questa è la peggiore campagna elettorale della storia democratica del paese, colpa della peggiore legge elettorale che produrrà la peggiore ingovernabilità. Conseguenza peggiore, tornare a votare prossimamente, il più presto possibile. Così dicono a più voci.
Non credo che si verificherà tutto questo. La nostra Costituzione recita che la maggioranza va cercata in Parlamento e che il Presidente della Repubblica affida l’incarico a colui capace di mettere insieme una maggioranza alla Camera e Senato; questo in sintesi. L’alternativa è mandare a casa deputati e senatori appena eletti e tornare a votare. Non tutti ci credono, quasi nessuno.
Un deputato, un senatore ch’è riuscito a strappare con unghia e denti la sua elezione o rielezione non alza facilmente l’onorevole sedere dall’onorevole scranno per tornare in campagna elettorale, fra mille incognite e le incazzature e la disaffezione della gente. Immagino, invece, un palcoscenico dove si reciteranno vecchi copioni con attori consumati. “ Per il bene del Paese “ vedo folle di scilipoti, razzi, verdini, quelli senza casa perché cacciati, gruppi di “ responsabili “ comprati e venduti, l’infoltimento del gruppo misto. Vedo un burlesconi pronto a tutto, purchè si allontani il pericolo 5 stelle e la conseguente minaccia di una legge sul conflitto d’interesse, mai varata. Tutti pronti a trovare i numeri per formare una maggioranza, tutti pronti al sacrificio per il bene del paese. Sono certo che una maggioranza si troverà. Per il bene del paese e per il bene del paese si tornerà a dare la colpa di tutto questo all’Europa. La recita è questa.

Michele Angelicchio