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Vieste/ La poetica di (Tanino) Gaetano DelliSanti. Riceviamo e pubblichiamo.

Tralasciando le frasi già fatte, ovvero quelle che mettono in risalto l’indole e la musicalità del verso, tipica risonanza nei poeti dialettali, credo sia opportuno tracciare una linea diversa nel trattare la poesia di questo autore, analizzando nelle sue composizioni, i temi, il linguaggio e le finalità e sottolineando l’aspetto umano e sociale che in esso si riscontra.
Infatti l’analisi sulla sua poetica, vista come l’orizzonte sul quale il poeta si affaccia nel descrivere fatti e personaggi del suo borgo natio nascondono tutta la problematica esistenziale della gente, nonché il quotidiano visto come linfa vitale che propone al poeta DelliSanti lo stimolo che gli permette di descrivere tutto ciò che colpisce la sua attenzione calibrando, attraverso il dialetto, i versi che hanno dato vita ad una miriade irripetibile dei luoghi e degli abitanti di Vieste. Inoltre è opportuno visionare la trasfigurazione poetica dei luoghi e delle persone e sperare che la trasfigurazione in versi non ne abbia sbiadito il colore. Ma ciò non è avvenuto ed appare intimamente connessa al pensiero dell’autore, ovvero alle sue posizioni filosofiche, alla propria concezione dell’uomo e della società nonché alle esperienze di vita che lo hanno condotto a comporre versi.
Caratteristica essenziale riguarda il linguaggio, in questo caso quello dialettale, con uno sguardo a brani di particolare suggestione. Questi non mancano ed hanno un doppio svincolo, nel senso che mentre in un primo momento sorridiamo nella esposizione poetica di qualche personaggio, quando ci ripensiamo diventiamo seri, poiché riflettiamo sulla situazione sociale del personaggio descritto e ne restiamo dispiaciuti. Infatti, la maggior parte della gente descritta e trattata poeticamente non appartiene al ceto alto della città, bensì a quello basso; ovvero a gente che al mattino deve darsi da fare per sfamare la propria famiglia. Tutto ciò fa della poetica di Gaetano DelliSanti uno scrigno irripetibile di suggestioni e di emozioni mai sopite.

Raffaele Pennelli