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Regione/ Norme per respingere l’emergenza cinghiali giro di vite anche su cani e gatti inselvatichiti

La IV e la/II commissione riunite in seduta congiunta hanno approvato a maggioranza i primi cinque articoli della proposta di legge in materia di danni provocati dalia fauna selvatica. Il provvedimento, che nasce anche per rispondere all’emergenza dell’invasione dei cinghiali (Norme in materia di prevenzione contenimento ed indennizzo dei danni da fauna selvatici. Deposizioni in materia di smaltimento degli animali di allevamento oggetto di predazione e di tutela dell’incolumità pubblica) individua l’ambito applicativo delle misure di prevenzione, controllo e risarcimento; gli interventi di prevenzione e le misure ordinarie e straordinarie per il controllo della fauna selvatica.
Tra gli emendamenti approvati quello (proposto da Donato Pentassuglia) che prevede che le misure di controllo della fauna selvatica «esercitate selettivamente saranno praticate mediante piani di abbattimento, qualora l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) verifichi; l’inefficacia degli altri metodi, compresi quelli ecologici». Il presidente della II commissione, Cosimo Borracino, ha abbandonato i lavori per protesta contro la decisione di prevedere l’abbattimento degli animali domestici (quindi cani e gatti) inselvatichiti. Per proteggere l’incolumità degli agricoltori e salvaguardare le colture e gli allevamenti -dicono Gianluca Bozzetti, Rosa Barone e Cristian Casili servono misure adeguate di prevenzione, come ad esempio le recinzioni; e che sia correttamente ed effettivamente ap¬plicata la legge sul randagismo, che ad oggi esiste solo sulla carta».