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Traffico droga Albania-Gargano 8 condanne e 50 anni di carcere. 13 gli arrestati. A Vieste il grande affare della marijuana. (2)

L’inchiesta «Goast to eoast» – sfociata nel blitz del primo febbraio del 2017 con 13 arresti eseguiti tra Capitanata e nord Barese e che ora ha portato alla condanna a oltre mezzo secolo di carcere degli 8 imputati che hanno scelto il giudizio abbreviato – è stata una delle prima a svelare il nuovo grande affare che ruota sempre intorno alla droga e che interessa la criminalità foggiana. Le coste garganiche, e di Vieste in particolare, sono infatti diventate da qualche anno punto di sbarco di decine e decine di tonnellate di marijuana provenienti dall’Albania, destinata ad essere consegnate sul Gargano e da qui smistate anche in altre zone d’Italia: basti pensare che delle 13 tonnellate di marijuana sequestrate nel 2017 in tutto il Foggiano, l’80% è stato rinvenuto al largo o nell’immediato entroterra tra Vie¬ste e Peschici. Il punto di partenza dell’inchiesta denominata «Coast to coast», coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e condotta dalla Polizia, fu un omicidio avvenuto a San Severo nel giugno del 2013 e rimasto irrisolto. Dalle intercettazioni disposte per cercare di far luce su responsabili e movente dell’omicidio, emersero invece contatti e rapporti tra alcuni presunti spacciatori sanseveresi e loro colleghi garganici per accordarsi sul rifornimento di droga. L’attenzione investigativa a quel punto si spostò dalla cittadina dell’alto Tavoliere al Gargano e si concentrò su alcuni viestani e manfredoniani e sui loro presunti contatti per arrivare agli esportatori albanesi e concordare la consegna di droga sulla costa del Promontorio. L’indagine «Coast to coast» riguarda essenzialmente fatti del 2014; e fu anche contrassegnata da due maxi-sequestri di droga: il primo di 1080 chili di marijuana avvenne il 12 giugno del 2014 al largo di Bari quando fu intercettato un motoscafo con un sipontino e un albanese (arrestati in flagranza ed estranei all’inchiesta «Coast to Coast) partito dal Paese delle Aquile e che doveva consegnare l’ingente carico a Vieste; il secondo sequestro fu eseguito il 16 luglio 2014, un mese dopo, in un podere di Macchia a carico di un manfredoniano (uno degli imputati in attesa di giudizio a Foggia) cui furono sequestrati 10 chili ancora di marijuana.

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