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Vieste/ Presentato all’IPSSAR Mattei il libro di don Aniello Manganiello GESÙ È PIÙ FORTE DELLA CAMORRA

Ieria mattina, presso l’Ipssar “Enrico Mattei” a Vieste, un don Aniello Manganiello a 360°: l’uomo, il prete, il disobbediente, il contestatore, il padre borderline. La sua storia, la sua vita. Le sue battaglie, il suo libro: Gesù è più forte della Camorra. Sempre sferzante, ironico, duro e consapevole. “Ho rifiutato la scorta perché un prete non può averne, non deve averne, siamo pecore in mezzo ai lupi. Quale Stato può concedere la scorta verso coloro che si battono per la legalità, verso le associazioni che la promuovono, verso i preti che fanno il loro dovere se non uno stato debole?!”.
Il Padre ha parlato della sua storia, della sua adolescenza, della sua famiglia, dei suoi 7 fratelli, della povertà, per poi passare agli anni di seminario, ai primi anni in Sicilia, poi a Roma ed infine a Scampia . “Ci sono due modi di intendere la missione apostolica in un territorio difficile come Scampia: uno è chinare la testa, non esporsi, parlare solo se interrogati; l’altro è quello di capire e reagire.” Reagire significa vivere il territorio, capire gli abitanti, i loro bisogni spostandosi sempre a piedi perché “in macchina non puoi verificare se il tuo passo è cadenzato su quello dei ragazzi”.

“COME MAI QUESTI CAMORRISTI, PUR VEDENDO AMICI AMMAZZATI CON FEROCIA E PUR CONVIVENDO CON LA MORTE SIN DA PICCOLI, NON SMETTONO DI VIVERE NELL’ILLEGALITÀ?
ME LO SONO SEMPRE CHIESTO BENEDICENDO QUELLE SALME, E LA MIA RISPOSTA È CHE NESSUNO AVEVA MAI AIUTATO QUEI RAGAZZI PERCHÉ LA LORO ESISTENZA ERA CONSIDERATA SENZA ALCUN VALORE

Tiziana Vescera