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Istat/ Lavoro: in Puglia aumenta la povertà

“Non c’e’ ripresa senza lavoro e i dati pubblicati dall’Istat sulla pover­tà in Italia confermano una tesi che so­steniamo da tempo: e’ inutile snocciola­re numeri positivi sul Pil se a ciò non corrisponde una crescita occupaziona­le sana e duratura, che permetta a tan­te famiglie di recuperare la dignità e il potere d’acquisto perduto”. Lo dichia­ra in una nota Franco Busto, Segretario Generale della UIL di Puglia, commen­tando i dati ufficiali Istat sulla pover­tà. In Puglia, secondo l’Istituto Nazio­nale di Statistica, la percentuale di in­cidenza della povertà relativa e’ passa­ta dal 14,5% del 2016 al 21,6% dello scor­so anno. “Un balzo enorme – prosegue Busto – che dimostra come la tanto ce­lebrata crescita, peraltro molto mode­rata nei numeri, non ha avuto riscontri concreti nel reddito dei cittadini. Nume­ri alla mano, la percentuale di ‘poveri’ e’ aumentata in maniera omogenea in tut­te le categorie, sia tra i lavoratori dipen­denti che autonomi, operai e dirigenti, indipendentemente dal titolo di studio. Sintomo che, nei fatti, e’ aumentata solo l’occupazione precaria, che non permet­te di vivere, ma a malapena di sopravvi­vere, contribuendo ad aumentare espo­nenzialmente le persone che navigano a vista sotto la soglia di povertà’”. “Biso­gna cambiare passo e in fretta, occorre mettere in campo politiche attive del la­voro che intercettino soluzioni per il la­voro che manca, oltre che per il lavoro che cambia. Il nuovo Governo, piuttosto che alle iniziative di propaganda, come la legge sui riders (che rappresentano lo 0,2% dei lavoratori italiani), pensi ad affrontare di petto – conclude – le tante vertenze ancora sul tavolo del Mise e a creare le condizioni per rendere il territorio pugliese e del Mezzogiorno in ge­nerale attrattivo nei confronti di nuovi investimenti”.