Menu Chiudi

Il Carpino Folk Festival, momento di confronto musicale ma anche laboratorio di cultura e tradizioni

I seminari di danza, chitarra battente e tamburello nonché un concorso riservato ai filmmaker per dar luce alla diversità delle bellezze storico-culturali e delle tradizioni del territorio garganico con particolare attenzione ai festival

La Puglia è una regione in cui operano numerose istituzioni musicali e teatrali; ma, se è vero che in alcune zone l’offerta culturale è particolarmente ricca, è altrettanto vero che vi sono aree periferiche in cui spesso è assente una programmazione adeguatamente diversificata delle rappresentazione siano esse teatrali o musicali, di tradizione o di innovazione. Sul Gargano i frequentatori abituali dei luoghi deputati alle attività artistiche e culturali rappresentano una minoranza della popolazione e tra le cause vi è sicuramente la mancanza di una vera e propria programmazione territoriale dell’offerta culturale (talvolta addirittura assente) a cui pochi festival cercano di porre rimedio almeno nel periodo estivo.

Il Carpino Folk Festival è tra questi il primo grande festival garganico e pugliese a proporre reali offerte artistiche e culturali mirate, che rappresentino occasioni di avvicinamento alla cultura. Un festival che ha saputo compiere scelte lungimiranti volte al miglioramento delle capacità organizzative e gestionali, e che negli ultimi anni ha anche saputo migliorare la sostenibilità e la capacità di attrarre risorse, anche del settore privato permettendogli di rimanere fedele alla scelta di essere gratuito e di proporre programmi innovativi, originali e diversificati, tesi ad avvicinare nuove fasce di pubblico alla pratica dell’ascolto e della conoscenza dello spettacolo dal vivo. Da 20 anni la proposta artistica del Carpino Folk Festival presenta un ottimo livello qualitativo e, pur se tale livello andrebbe semplicemente consolidato, l’associazione culturale organizzatrice ritiene tuttavia di spingere ogni anno verso una diversificazione della propria offerta culturale che garantisca una maggiore affluenza di pubblico giovanile e verso l’adozione di modalità di comunicazione che permettono di massimizzare l’accesso di quelle fasce di popolazione che hanno, prevalentemente per ragioni culturali e socio-economiche, minore consuetudine con lo spettacolo dal vivo.

 Per raggiungere quest’ultimo obiettivo si utilizzano strumenti di comunicazione virale dei social network, in particolare il sistema di inserzioni a pagamento di Facebook. Per diversificare la propria offerta culturale si caratterizzano le attività svolte sui treni delle Ferrovie del Gargano sempre più verso la creazione di piccoli happening nomadici di performance narrative, visual e concerti che mettano insieme cultura, rispetto dell’ambiente e creatività. Inoltre il festival ha fatto proprie le specificità territoriali ed in particolare le produzioni tipiche e il paesaggio. I prodotti tipici letti non dal punto di vista nutrizionale, ma come simboli locali di storia, tradizioni e costumi, quindi spingere il proprio pubblico spettatore e non solo consumatore nel mondo della cultura rurale e delle tradizioni gastronomiche, artigianali e culturali, dove cioè si

 potranno degustare le specialità gastronomiche, si potranno imparare a preparare i piatti della tradizione rurale, conoscere le erbe selvatiche spontanee, scoprire e degustare i vini e l’olio garganico. Il paesaggio come riscoperta dei luoghi dove i nonni, con fatica, creavano spazi per le coltivazioni e muretti per contenere il bestiame; terrazzamenti che scendono dalle colline del Gargano verso il mare, muretti a secco, case grotte, in una mistura di pietra e terra che per millenni ha dato sostentamento alle popolazioni garganiche.

Il Carpino Folk Festival è, quindi, un festival per tutti, in cui le attività sono svolte, gratuitamente, in piazze e luoghi aperti al pubblico e quindi con benefici diretti e indiretti per la generalità degli spettatori e dei fruitori. Il CFF non è solo spettacoli, ma approfondimento e incursione nelle altri arti (teatro, danza). Intorno agli spettacoli, infatti, vengono organizzati momenti di riflessioni e approfondimento, dibattiti, visite guidate, mostre e laboratori formativi attraverso i quali lo spettatore ha la possibilità di approfondire la conoscenza degli spettacoli e della musica in genere e di seguire i percorsi che legano la musica di tradizione con gli altri campi culturali e temi sociali.

Certamente il canale di comunicazione primario di un rapporto costante con lo spettatore e la sua crescita individuale resta quello della formazione che il Carpino Folk Festival realizza con i proprio laboratori didattici.

I LABORATORI DIDATTICI DELLA TRADIZIONE – Lezioni pratiche/teoriche in contesti non formali in cui vengono esplorate le caratteristiche della musica e del ballo tradizionale e la conoscenza degli strumenti musicali usati dai cantori. Moduli formativi di breve durata, curati da esperti del settore, in forma seminariale dove verrà data prevalenza alla partecipazione ai giovani compresi nella fascia 12-18 anni e ai cittadini non comunitari.

 – Corso chitarra battente del Gargano diretto da Pio Gravina

I canti e gli stili musicali sulla chitarra battente dei diversi paesi del Gargano saranno affrontati con sistematicità, in base alle tecniche vocali ed esecutive dei vari interpreti della tradizione. Il seminario affronterà lo studio delle varie forme di tarantella sulla chitarra battente del Gargano: posizioni sullo strumento, la tecnica della mano destra, le varie forme di tarantelle di Carpino e del Gargano.

 – Laboratorio di teatro danza tenuto da Maristella Martella

“Teoria e pratica, danza e ricerca, arte e cultura”

La danza è la forma di organizzazione del linguaggio non-verbale, attraverso cui vengono fatti passare i contenuti simbolici. In molte società, è considerata la forma più elevata dell’arte.

La danza popolare è un serbatoio infinito di esperienze, gesti e movimenti. E’ una danza aperta a tutti, agli uomini e alle donne, ai danzatori esperti e ai neofiti, agli anziani e ai bambini. Sono tanti i motivi che spingono gli appassionati ad avvicinarsi a queste danze, quasi sempre sono personali. La ricerca delle proprie radici, la necessità di liberarsi dallo stress metropolitano, di trovare una danza semplice e spontanea, che nasce in una terra poi non così lontana, sono alcune delle motivazioni che riempiono i corsi e i laboratori soprattutto nelle città, dove in fondo è nato il movimento di riproposta della musica e della danza popolare.

 – Corso musicale di tamburello diretto da Peppe Leone

Il tamburello italiano non è solo un affascinante strumento folclorico ma anche una percussione completa in grado di suonare qualunque ritmo e praticamente qualunque repertorio/genere musicale esattamente come potrebbe fare un pianoforte, un violino o una batteria. sia che si voglia eseguire un repertorio tradizionale del sud Italia o altri repertori e’ importante avere una buona e corretta impostazione.

Un workshop rivolto a tutti, in particolare a quanti soprattutto del territorio già hanno dimestichezza con lo strumento tradizionale ma vogliono approfondire le proprie conoscenze ed acquisire un’impostazione moderna e più completa.

CONCORSO FILMMAKER – Rocco Draicchio, il creatore del festival, ci ha lasciato in una notte del 1998, in un incidente stradale. Un vuoto incolmabile è rimasto in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Quelle stesse persone, per sentirlo più vicino, hanno dato vita ad un premio a lui intitolato, nella speranza di essere degni portatori dei valori che hanno contraddistinto la sua vita.

Attraverso la forza comunicativa delle immagini si vuole dar luce alla diversità delle bellezze storico-culturali e delle tradizioni del territorio garganico, dando particolare rilievo al festival.

La partecipazione al concorso è gratuita e da Bando di Concorso con premi fino a 1000 euro.