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Vico/ Convento dei Cappuccini S.S. Crocifisso. Torna al culto la preziosa Madonna dell’Immacolata.

Un’altra gemma preziosa di quel vasto “ tesoro diffuso “ custodito nelle chiese di Vico del Gargano, viene restituita al culto dei fedeli dopo un lungo, meticoloso, complesso lavoro di restauro. La statua delle Madonna dell’Immacolata, custodita nella chiesa del S.S. Crocifisso al Convento dei Frati Minori Cappuccini, torna in tutto il suo dorato splendore nella propria teca, la prima della navata a sinistra. La cerimonia di consegna sarà celebrata il pomeriggio del giorno 6 dicembre, alle ore 17.00, dopo una relazione tecnica dei restauratori, Antonella Scistri e Fabio D’Angelo. Ci sono voluti circa quattro mesi di lavoro ed un attento studio storico-artistico per porre mano ad un impianto pittorico risalente, probabilmente, alla metà del 1600, sotto lo sguardo attento del funzionario della Soprintendenza ai Beni Culturali, il dott. Falchi. Lo strato di oro ed il complesso disegno del vestito ha richiesto un supplemento di attenzione e cura dei dettagli per riportare alla luce un manufatto unico e prezioso raccontato, storicamente, dallo spagnolo Francisco Pacheco (pittore, scrittore e censore artistico dell’inquisizione ). Questi delinea i caratteri essenziali della – donna dell’Apocalisse – vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle che schiaccia un serpente. Altro dato che supporta l’orientamento della datazione è la particolare tecnica di decorazione ad “estofado de or”. L’origine di questa ricca modalità sembra partenopea, quanto la diffusione del nome spagnolo della tecnica, giacché i campani, in seguito alla dominazione spagnola, si misuravano fittamente con la cultura iberica. I due esperti restauratori, Scistri e D’Angelo, racconteranno tutto questo durante la cerimonia di giovedì. I costi del restauro sono stati generosamente coperti dai fedeli, come annunciato dal Guardiano del Convento.

Michele Angelicchio