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Una deduzione fuochi a Ischitella dal 1640 al 1658 (19° e 20° parte).

Vagabondi:Ancora si vuole provare come Stefano Milone al n° 56

è minore ,e vagabondo che si sperde per il regno ,ultimamente è venuto in Napoli ,dove si trova a servizio di altri e Alfonzina sua sorella parimente sta in Napoli per volontà del S. Scipione Turboli e Gentila Romana la rimanne povera vedova che non possiede cosa alcuna,come neanche detti suoi figli per essere poveri come da testi.

Ancora si vuole provare ,come Bartolomeo Antonio de Maria al n°81 mentre visse vi aveva sempre vagato onde sino ultimamente se ne morì e Gio suo fratello era minore al quale sono pervenuti la casa propria dove abita e giornate dieci di vigna ,che vi può valere ducati 80,deducendo da perizie vi potrà rendere ducati 4 l’anno in circa sopra alla quale vi sono ducati 15 di debiti al Monte della Pietà ,al Capitolo di detta terra delli quali se ne pagano cenzi detti creditori come da testi.-Continua.

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Ancora si vuole provare come Francesco d’Ischitella al n° 262 espatriò dl quale non si sa il presente e che è povero per lo che si disperse per il regno vagandoe non si sa dove sia o sia vivo o morto e e Diana Scarinci sua madre è una povera vecchia la quale campa con l’andare in campagna a raccogliere erbe ,come da testi.

Ancora si vuole provare come Leonardo Tranaso al n° 324 oltre essere minore e vagabondo sperso per il regno per essere zelluso da nessuno può essere visto ,và misro e mendicando ,nè in Ischitella possiede cosa alcuna e Vittoria Giuliano sua madre vedova ultimamente se n’è morta similmente povera la quale sebbene possiede una casella perché stava vuota se n’è cascata,.come da testi.

Ancora si vuole provare come Domenico Pallante al n° 332 è persona vagabonda ,che da molti anni prima della numerazione se partì’ da Ischitella e andò in Foggia al servizio d’altri ,ma da Foggia a subbito se ne partì e andò in San Severo donde ha preso moglie e ha procreato figli ,e possiede beni e e censi ne anteriormente-Continua.

Giuseppe Laganella