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Una deduzione fuochi dal 1640 al 1658 a Ischitella. (27° parte).

E dotale dove in dote alle sue figlie femmine e Donato suo figlio è minore di 14 anni disse che è vagabondo e ultimamente si trova a Napoli a servizio di altri e di anni è spurio di presunto incesto ed il cognome Pedone l’ha posto lui e sua madre ci chiamò (nata in Rodi) come da testi.

Ancora si vuole provare ,come quando Leonardo d ‘Angeloantonio al n° 271 era vecchio sessaguenario ed ultimamente se n’è morto e sebbene possedeva un giardino ad ogni modo quello ha venduto ad istanza del reverendo capitolo a Leonardo d’Avolio ed essendogli rimasto altro che una vignarella della quale da fertile ad infertile dedotte le spese vi si può vendere a carlini 12 da quella se l’è pigliata Lucrezia d’Angelantonio sua figlia per la sua dote come da testi.

Ancora si vuole provare come Iacova Russo al N° 400 prima della numerazione se ne partì da Ischitella vagabonda errando d’elemosina per essere stroppiata e povera e Nunzia sua sorella similmente se ne era andata prima della numerazione in Foggia per essere donna libera e miserabile che non possiede cosa alcuna come da testi.-Continua,

Giuseppe Laganella