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Leo Di Gioia lascia l’Agricoltura: “Mi dimetto per dignità personale. Non farò il sindaco di Foggia”

Leo Di Gioia da oggi non è più l’assessore all’Agricoltura della Puglia. Si è dimesso al termine di una lunga e animata conferenza stampa dove ha spiegato i motivi che lo hanno indotto a puntare i piedi. “Mi dimetto per una questione di dignità personale. Ringrazio il presidente Emiliano per l’opportunità che mi ha concesso in questi tre anni e mezzo, ma purtroppo sono stati commessi diversi errori. Non voglio celebrare gli errori degli altri, non mi voglio auotoassolvermi, e nemmeno autocelebrarmi. Una cosa è certa. Questo assessorato, l’agricoltura pugliese in generale, sono stati letteralmente abbandonati.  L’agricoltura doveva essere la priorità assoluta, insieme al turismo, invece è diventata la cenerentola. Pochi investimenti, poco personale per fronteggiare un sistema complesso e con mille problemi. Abbiamo fatto il possibile, ci siamo distinti con un lavoro silenzioso e con la capacità di ascolto. Abbiamo portato a termine le riforme sulla pesca, sulle foreste, sulla caccia, 12 leggi per gli agricoltori e soprattutto abbiamo centrato quasi tutti gli obiettivi del PSR. Forse si è creata una aspettativa più alta del dovuto, ma il PSR non può essere per tutti gli agricoltori, E poi non dimentichiamoci i furbetti del PSR, ad iniziare da alcuni tecnici che hanno penalizzato il sistema”. Ma a far traboccare la goccia dal vaso è stata l’ultima uscita del presidente della Regione, Michele Emiliano, dopo aver incontrato i cosiddetti gilet arancioni. “Emiliano lo conosciamo, con il suo carattere forte entra in tutte le materie. Non può ergersi a salvatore della patria, decidendo di risolvere i problemi da solo. Non è onesto nei miei confronti e in quelli del mondo agricolo. Emiliano deve avere il garbo di partecipare ai tavoli in questo assessorato e non in piazza.  Se l’agricoltura è la priorità della Regione non può sottrarre fondi dal Patto per la Puglia, e nella ripartizione delle risorse statali non si può totalmente ignorare questo settore. Non si puo’ andare avanti con poco personale, con i dirigenti che scappano, senza concorsi per agronomi. Emiliano deve intervenire”. Di Gioia lascia l’assessorato ma non la maggioranza di Emiliano, almeno per ora. “Certo, continuerò a sostenere questa coalizione ma chiederò di non inserirmi in Commissione Agricoltura. Voglio fare, e bene, l’ex assessore all’Agricoltura senza polemizzare inutilmente ma cercando di contribuire a risollevare l’assessorato”. A chi gli ha chiesto se si candiderà alla carica di sindaco a Foggia, Di Gioia ha risposto così: “No, la prossima settimana presenteremo il nome del candidato di una calizione in contrapposizione all’attuale maggioranza”.