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NOTIZIE UTILI/ Con la “lotteria degli scontrini” vinci contro l’evasione fiscale. Rottamazione-ter fino a ottobre

Da gennaio 2020 partirà la «lot­teria degli scontrini» con l’obiettivo di stimolare i cittadini a chiedere lo scon­trino o la ricevuta e contrastare in que­sto moda l’evasione fiscale. Sono previste estrazioni mensili con premi fino a 10mila euro e con un’estrazione finale annuale con maxi-premio da un mi­lione di euro. Nella lotteria degli scon­trini però, non ci saranno ticket materiali bensì biglietti virtuali calcolati sulla base dello scontrino: la «giocata» minima sarà di 1 euro e ogni 10 cen­tesimi darà diritto a un biglietto vir­tuale. Per ogni euro speso si partecipa con 10 ticket. Inoltre, per incentivare l’uso della moneta elettronica, il nu­mero di chance potrebbe aumentare del 20% se l’acquisto per il quale si richiede lo scontrino avviene con ban­comat e carte di credito/debito. Sarà il contribuente a dover dichiarare di vo­ler partecipare alla lotteria degli scontrini chiedendo al commerciante di turno o al libero professionista l’inserimento del proprio codice fiscale nella ricevuta. In questo modo, i dati del contribuente verranno mandati automaticamente all’Amministrazione finanziaria, compresi gli scontrini ad esso attribuibili e le sue credenziali. Informazioni che andranno a formare una sorta di database generale, dal quale, prima ogni mese e poi a fine anno, verranno estratti i vincitori. Non potranno partecipare i minorenni e i soggetti non residenti in Italia (e quindi sprovvisti di codice fiscale).

Si riaprono i termini per la defi­nizione agevolata delle cartelle esat­toriali. Il termine del 30 aprile potrebbe, slittare ad ottobre. Un emendamento del decreto crescita dovrebbe confer­mare questa opportunità. Con più di 1,7 milioni di domande (compreso il saldo e stralcio), di cui 1,5 milioni sono state catalogate mentre le restanti 200.000 devono ancora essere verificate. La rottamazione-ter è stata un successo. Di qui la riapertura dei termini. Sa­ranno rottamabili le cartelle consegna­te dagli enti impostai tra il 2000 e il 2017. Inoltre, il numero delle rate non sarà di 18 e spalmato su cinque anni come per chi ha aderito entro il 30 aprile ma il piano di ammortamento del debito potrebbe essere ridotto tra quattro anni e quattro anni e sei mesi. La Puglia con oltre 75.000 richieste è al quinto posto tra le regioni italiane per il saldo e stralcio e la rottamazione.

È finalmente at­tivo il servizio gratuito di iscrizione dei cittadini al Registro Pubblico delle Opposizioni che consentirà loro di non ricevere più pubblicità cartacea inde­siderata agli indirizzi postali presenti negli elenchi telefonici pubblici. Gli utenti in possesso di un numero pubblico – ovvero presente negli elenchi telefonici pubblici – potranno dire «no» sia alle chiamate di telemarketing sia alla pubblicità cartacea. Gli utenti già iscritti al servizio per non ricevere la pubblicità telefonica potranno aggior­nare la propria iscrizione estendendo l’opposizione già espressa anche alla posta cartacea.

Vietare l’utilizzo degli elettrodome­stici in determinate fasce orarie e di­sporre perfino sanzioni in denaro è possibile. La Cassazione ha conferma­to che i rumori molesti provocati da elettrodomestici in uso di notte, che comportano disturbo ai condomini non sono permessi. Il codice civile pre­vede che «per le infrazioni al regola­mento di condominio può essere sta­bilito, a titolo di sanzione, il pagamento di una somma fino a euro 200 e ,in caso di recidiva, fino a euro 800. La somma è devoluta al fondo di cui l’amministratore dispone per le spese ordinarie».

Le Regioni dicono no alla possibilità di tenere le serrande alzate per 26 do­meniche l’anno, ovvero la metà di quel­le presenti in calendario e per 4 delle 12 ricorrenze totali. Nel disegno di legge attualmente in discussione ci sono de­roghe. Sono esonerati dall’obbligo di chiusura per metà delle domeniche l’anno gli esercizi commerciali che si trovano nei centri storici. Possono de­cidere liberamente se e quando aprire anche i cosiddetti «negozi di vicinato», anche se posizionati fuori dal centro storico. Potranno restare aperti – e de­cidere liberamente se e quando chiu­dere: rivendite di generi di monopolio; esercizi di vendita al dettaglio nelle aree di servizio lungo le autostrade, nelle stazioni ferroviarie, marittime e aeroportuali; giornalai e librerie; ge­laterie, gastronomie; rosticcerie e pa­sticcerie; esercizi specializzati nella vendita di bevande, fiori, piante e ar­ticoli da giardinaggio. Le zone turi­stiche, le località di montagna potran­no concentrare le 26 domeniche nei mesi invernali, mentre quelle balneari le sfrutteranno nelle settimane estive.

«Unisciti a noi per ottenere giustizia». Questo il messaggio di Adiconsum dopo la conferma della san­zione da 7 milioni di euro inflitta dall’Antitrust da parte del Tar Lazio. L’As­sociazione chiede, così come accaduto per gli operatori di telefonia, che le Autorità competenti si pronuncino sul ristoro per i clienti di Sky a cui è stata applicata la fatturazione a 28 giorni. Sky aveva fatto ricorso al Tar chie­dendo una sospensiva. Il Tribunale Dia però respinta, anticipando di fatto la probabile conferma della sanzione. Insomma, anche per il Tar, il pacchetto Sky Calcio non poteva essere rinno­vato in automatico perché l’offerta era cambiata rispetto all’anno precedente. L’associazione chiede che Dazn ponga rimedio prima del prossimo turno di campionato ai disservizi nella finizio­ne del servizio e che estenda di un altro mese a tutti i tifosi italiani la visione gratuita delle sue partite. Sky , se­condo Adiconsum, deve rimborsare le migliaia di abbonati che si sono rivolti all’associazione i per protestare contro questa condotta scorretta e rimborsare quanto pagato ingiustamente.