Banche: addio chiavette e password. Si farà tutto col cellulare. A partire da settembre 2019 banche e Poste Italiane dovranno consentire ai soggetti terzi di operare sui conti, previa autorizzazione dei consumatori. Unicredit e Intesa San Paolo hanno iniziato la nuova rivoluzione, anche se rimane il problema del rilascio dei consensi. Per questo dovrebbe essere consentito alle terze partium accesso limitato a 90 giorni, eventualmente rinnovabile tramite una nuova manifestazione di consenso. Il mondo dell’home banking si apre, in tal modo, a nuovi soggetti quali le società FinTech e i colossi come Apple, Amazon e Google.
Per usare le macchinette slot servirà la tessera sanitaria. Il via libera è stato dato dalla Commissione europea. La scadenza prevista dalla norma (introdotta col decreto dignità) per mettersi in regola è quella del primo gennaio 2020 ma riguarderà solo le circa 55mila videolotteries presenti e attive sul territorio. Il fine è quello di rendere più sicuri gli apparecchi di gioco attraverso la certificazione dell’età del giocatore e la riduzione della possibilità di accesso da parte dei minorenni. Sulle altre macchine – le 265mila slot presenti in sale, bar e tabaccherie – la tessera sanitaria potrà essere introdotta solo quando sarà attuato il decreto del Mef per la sostituzione degli attuali apparecchi con le slot di nuova generazione.
Si dovrebbero riaprire i termini per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Un emendamento della Lega al decreto Crescita dovrebbe consentire la nuova sanatoria. Il debitore di una cartella datata tra il 2000 e il 2017 entro il 31 luglio prossimo potrà, dunque, presentare all’agente pubblico della riscossione istanza di adesione alla definizione agevolata delle cartelle con il pagamento solo di imposte e contributi senza sanzioni e interessi. Valide anche le domande presentate dopo il 30 aprile 2019 e fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Crescita. Il pagamento in un’unica soluzione si potrà effettuare entro il 30 novembre prossimo o con un versamento dilazionato in 17 rate, la prima delle quali entro il 30 novembre. Per la prima rata si dovrà versare almeno il 20% delle somme dovute ai fini dell’adesione alla sanatoria e le restanti nella misura del 10 per cento. La riapertura riguarda anche il saldo e stralcio, ossia la possibilità di aderire alla sanatoria per chi è in difficoltà economica (con Isee fino a 20mila euro).
Il Fondo di garanzia gestito dalla Consap per l’acquisto della prima casa è stato rifinanziato. Il provvedimento è stato inserito nel decreto Crescita pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 30 aprile. È quindi ora possibile presentare la domanda per chiedere la garanzia del 50% per un mutuo di massimo 250mila euro per l’acquisto della prima casa, non di lusso, anche con interventi di ristrutturazione purché tesi all’aumento dell’efficienza energetica. La garanzia può essere chiesta da tutti senza limite di reddito e di età, a patto di non essere proprietari di altri immobili, fatta eccezione per quelli ricevuti a seguito di successione o concessi a titolo gratuito a genitori o fratelli. Attualmente sono 180 gli sportelli bancari presso i quali è possibile consegnare la domanda.
Via libera alle telecamere installate da privati sulle mura perimetrali esterne di palazzi e singole abitazioni e puntate a riprendere ciò che accade nella pubblica strada. Come sottolinea la Cassazione in una sentenza, i cittadini che le posizionano per tutelare la sicurezza dei loro beni non commettono alcun reato nei confronti di altre persone. Per essere in regola, basta che appositi cartelli avvisino della presenza del sistema di video- ripresa.
Entrano in vigore i limiti massimi per telefonate e sms in tutta l’Ue. Una telefonata dall’Italia verso un altro Paese europeo non potrà costare più di 19 centesimi al minuto (+ Iva), mentre il costo di un sms non potrà superare i 6 centesimi (+ Iva). Spetta agli operatori l’onere di informare i clienti in merito ai massimali e agli utenti di verificare con la massima attenzione la corretta applicazione delle nuove disposizioni.
In caso di sinistro stradale, il cosiddetto danno da «fermo tecnico», ossia quello che si concreta nell’impossibilità temporanea di utilizzare il veicolo, non è presunto, ma va provato. Lo ha deciso la Corte di Cassazione Ad esempio, dimostrando di aver sopportato degli esborsi per noleggiare un mezzo alternativo. Il danno non può desumersi dalla mera circostanza dell’indisponibilità del mezzo, né dal pagamento della tassa di circolazione (che prescinde dall’uso del veicolo) e delle spese assicurative (che possono essere sospese); infine, il deprezzamento del bene non è legato causalmente al fermo tecnico, ma alla necessità di procedere alla riparazione del mezzo.
Attenzione ai cartoni della pizza da asporto: sarebbero potenzialmente nocivi in quanto contenenti un pericoloso agente chimico, il «Bisfenolo A», un interferente endocrino in grado di provocare gravi danni alla salute. Lo denuncia il Codacons che ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica.