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IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Falsa partenza di Marion Messina

Proveniente dalla ban­lieue, cresciuta In una fa­miglia di operai bibliofi­li, la francese Marion Messina sognava di stu­diare a Oxford e fare car­riera diplomatica all’Onu. È invece diventa­ta scrittrice. – Falsa partenza – è il suo romanzo d’esordio.

Aurélie ha vent’anni. È francese, viene dalla provincia. Famiglia operaia; una vita di sacrifici per consentire ai figli di studiare e fare uno scatto sociale. Alejandro ha la sua stessa età. È colombiano, nel suo paese era agiato e pensava di potersi permettere un grande destino in occidente. Arriva in Francia per studiare. Qui però resta un immigrato; qualunque cosa faccia, sembra non si possa prescindere dal fatto che lui venga dalla Colombia. Con i loro disagi, e il loro bisogno di guadagnarsi da vivere con lavori precari, i due si incontrano e si innamorano: una storia d’amore che li travolge, e li astrae dalle insofferenze delle loro vite, prima a Grenoble poi a Parigi. Ma presto la passione dei loro corpi non basta più; servirebbero sicurezze (anzitutto economiche e lavorative), progetti, un’accettazione sociale che per entrambi – per ragioni diverse – pare impossibile. Una denuncia lucida e spietata delle difficoltà del mondo di oggi per chi ha vent’anni, quando tutti ti dicono che hai il futuro davanti, ma ti ritrovi continuamente incagliato in false partenze.