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Ente Parco del Gargano, oggi la scelta dei candidati direttori su cui deciderà poi il ministro

In programma oggi pomeriggio alle 16 nella sede dell’ente parco nazionale del Gargano a Monte Sant’Angelo la seduta del consiglio direttivo fissata in un primo tempo lo scorso 23 maggio e rimandata a causa di un lutto in famiglia del vice- presidente Claudio Costanzucci. Gli otto componenti dell’organismo dovranno evadere un ordine del giorno divenuto più corposo per via dell’aggiunta di tre accapi, che sono così saliti a undici. La seduta odierna è particolarmente attesa in quanto il consiglio direttivo dovrà varare la tema dei nomi per il direttore del parco da inviare a Roma all’attenzione del ministro Costa, cui spetta la nomina definitiva. Sul tavolo ben 19 curriculum: alla scadenza dello scorso 6 maggio il numero dei curriculum pervenuti era di 26 (la metà rispetto ai 42 del precedente avviso pubblico), ma 7 sono stati esclusi. Si tratta del terzo bando, quest’ultimo resosi necessario dopo la bocciatura dei due precedenti per opposte ragioni da parte del ministero: il primo per la successiva scoperta della mancanza dei requisiti da parte di un partecipante precedentemente ammesso; il secondo a febbraio scorso per vizi procedurali. Sulla questione direttore, all’interno del consiglio direttivo esistono da tempo due fazioni in lotta che sponsorizzano i «propri» candidati da inserire nella tema da inviare a Roma. L’ente parco, tra l’altro privo del presidente dall’aprile 2017, è senza direttore effettivo da tempo immemorabile, al pari peraltro di altri parchi d’Italia. Si va avanti con i facenti funzioni, dipendenti delegati che agiscono da supplenti. Attualmente il direttore facente funzioni è Carmela Strizzi, lo è da settembre 2015. Mentre sulla figura apicale del presidente manca l’accordo politico istituzionale tra il ministro Sergio Costa ed il governatore di Puglia Michele Emiliano: quest’ultimo è fermo alla proposta ufficiale di Gianni Maggiano, l’avvocato di Peschici, avanzata a dicembre 2017, quando c’era Galletti come ministro dell’ambiente nel governo Gentiloni). Lo stop del bando per la nomina del direttore lo scorso febbraio per vizi procedurali, provocò l’azzeramento della tema varata in quella l’occasione e furono così depennati i nomi di Maria Villani, Carmela Strizzi e Lorenzo Gaudiano. I tre però oggi sono di nuovo in pista, perché hanno ripresentato domanda; e compaiono tra i 19 curriculum ammessi, i quali risultano iscritti negli elenchi degli idonei all’esercizio dell’attività di direttore del ministero. Circa la geografia di provenienza dei candidati che vede prevalere quelli locali i numeri dicono che su 10 pugliesi, sette arrivano da Foggia e provincia (San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Manfredo-nia); due da Bari e uno dalla provincia di Lecce; nove invece i candidati direttori di fuori regione: Modena, Parma, Caltanisetta, Roma, Napoli, Salerno, Pisa e Novara.

Francesco Trotta