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Governo impugna Legge Regionale “Testo Unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza”. Emiliano: “arido tecnicismo mortifica legge antimafia voluta da tutta la comunità pugliese”

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano dichiara:

“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le  autonomie Erika Stefani, ha deliberato di impugnare la Legge Regionale n. 14 del 28.03.2019 “Testo unico in materia di legalità, regolarità amministrativa e sicurezza”. 

Impugnata perché, secondo loro, le varie norme in materia di politiche di sicurezza, 

invadono ambiti inerenti all’ordine pubblico e alla sicurezza, la cui disciplina è riservata in via esclusiva al legislatore statale dall’art. 117, secondo comma lettera h) della Costituzione. L’altra norma riguarda i benefici previsti in favore delle vittime innocenti delle mafie e del terrorismo perché pone a carico del 

servizio sanitario nazionale prestazioni che non sono ricomprese tra i livelli essenziali di assistenza – art. 117 terzo comma, della Costituzione – e, quindi, è in violazione del principio del contenimento della spesa 

pubblica. 

Difficile comprendere come si sia giunti ad assumere tale decisione. 

Siamo di fronte ad una legge, che è una parte importante dell’attuazione del nostro programma di governo, che tratta in modo strutturato il tema dell’antimafia sociale, della memoria e dell’impegno, promuovendo e sostenendo interventi, per rafforzare l’identità collettiva come impegno civico contro le forme di omertà.

Un testo di legge che il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità il 20 marzo 2019, alla vigilia della Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e che sia per 

i contenuti sia per l’importante dotazione finanziaria, ben € 1.500.000,00 nel triennio 2019 -2021, può considerarsi la prima in Italia.

Il testo di legge si compone di 27 articoli e disciplina azioni volte alla prevenzione e al contrasto non repressivo alla criminalità organizzata, attraverso interventi che innalzino l’educazione alla responsabilità 

sociale e la cultura della legalità e i livelli di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche, assicurando il sostegno alle vittime innocenti. 

Con questa innovativa legge stiamo già promuovendo importanti progetti di antimafia sociale capaci di coinvolgere migliaia di ragazzi pugliesi che saranno impegnati in iniziative di vario genere. Attraverso il lavoro di rete, che mette in relazione scuole, associazioni, istituzioni, vogliamo costruire la mentalità del 

contrasto non repressivo alla mafia, inteso come stile di vita da assumere ogni giorno e gli interventi previsti da questa legge, sono semi di legalità che diffondiamo sul territorio pugliese.

L’arido tecnicismo dell’impugnativa del Governo lascia sgomenti, soprattutto perché mortifica una legge fortemente voluta da tutta la comunità pugliese, con un esercizio di potere burocratico e di miopia politica che segna la distanza di questo governo nazionale e della maggioranza che lo sostiene dalle istanze della gente”.