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Sanità/ Visite mediche senza attese? L’unico modo è pagare

Una visita specialistica dall’oculistica si può ottenere in ospedale in meno di 24 ore dalla’ richiesta. Basta ricorrere all’intra-moenia. Lo stesso dicasi per la ginecologia: negli ospedali pugliesi non ci sono attese per chi è disponibile a pagare. Altrimenti, l’attesa media è pari a 97 giorni per l’appuntamento dall’oculista e di 37 dal ginecologo. Lo dicono gli ultimi dati di monitoraggio della Regione: la conferma che sulle liste d’attesa c’è ancora molto da fare. «Magari anche su questo punto potessimo dire di aver raggiunto l’80% del programma elettorale», dice Fabiano Amati riferendosi al bilancio di legislatura del governatore Michele Emiliano. Ma a un mese dall’approvazione del Piano contro le liste di attesa, nulla ancora è stato fatto. I dati del monitoraggio (riferito alla prima settimana di aprile) confermano il doppio binario: l’attesa media per la prenotazione di una visita o di un esame specialistico è pari a 139 giorni, ma si scende a 6 per le prestazioni a pagamento. Il punto di crisi sono ecografie della mammella (236 giorni) e mammografie (187), che si possono fare a pagamento in 19 e 15 giorni: una conferma del non perfetto funzionamento delle breast unit. Ma sono inaccettabili anche i 223 giorni medi di attesa per una visita cardiologica, così come i 231 per la colonscopia o i quasi 200 per l’appuntamento dall’otorino. La norma dice che una visita urgente va eseguita entro tre giorni, una «breve» entro 10, le prestazioni differibili tra i 30 (per le visite) e i 60 giorni, mentre per i controlli programmati non si dovrebbe andare oltre i 4 mesi. In Puglia l’attesa media per le prestazioni «brevi» è di 79 giorni (sono pochissime le prestazioni in cui si riescono a rispettare i 10 giorni previsti), mentre l’attesa totale per le «differibili» è addirittura di 119 giorni. Sono più di tre mesi. «Mi chiedo – dice Amati – per quale motivo per alcune prestazioni a pagamento non si aspetta nemmeno un giorno, mentre si va ben oltre i tempi massimi per quelle istituzionali. Una vergogna che continuiamo a coprire, mentre le Asl nemmeno rispondono alle richieste di chiarimenti sull’applicazione delle regole esistenti». Anche il nuovo Piano regionale prevede che in presenza di disallineamenti nei tempi di attesa venga sospesa l’attività intra-moenia, misura che secondo i medici non serve. Ma bisogna anche guardare i dati (pubblici) sui compensi dei medici per l’intramoenia: ai primi due posti in Puglia (anno 2008) per il fatturato di visite private in ospedale ci sono due medici del Policlinico di Bari, direttori di reparto di indiscusso valore come Giovanni Alessio (481.370 euro) e Ettore Cicinelli (289.435 euro). Sono rispettivamente un oculista e un ginecologo: proprio le due specialità in cui, pagando, la visita viene fissata entro le 24 ore dalla telefonata al Cup. Nel caso di oculistica e ginecologia, fa peraltro notare Amati, «registriamo che un numero maggiore di richieste a pagamento viene erogato immediatamente e un numero minore di richieste istituzionali viene erogato ben oltre i tempi massimi. E questo non può che provocare sdegno». m.sc gazzettamezzogiorno