La RC auto deve pagare i danni provocati all’immobile dall’incendio di un veicolo parcheggiato in un garage privato.
Lo ha chiarito la Corte di Giustizia dell’Unione europea chiamata a pronunciarsi sul caso di un veicolo parcheggiato nel garage privato di un immobile e fermo da oltre 24 ore che aveva preso fuoco, provocando un incendio e diversi danni. La Corte rammenta che ogni Stato membro deve adottare tutte le misure appropriate affinché la responsabilità civile relativa alla circolazione dei veicoli che stazionano abitualmente nel proprio territorio sia coperta da un’assicurazione. La nozione di «circolazione dei veicoli», secondo la Corte, non deve essere limitata alle ipotesi di circolazione stradale, vale a dire la circolazione sulla pubblica via ma anche allo stazionamento dell’autoveicolo in un garage privato.
Attenzione a questi prefissi telefonici internazionali:
+216 (Tunisia); +373 (Moldavia); +383 (Kosovo). Se si ricevono delle chiamate da un numero con questo prefisso, non bisogna rispondere per nessun motivo perché si tratta di una truffa. Solitamente arrivano chiamate con uno o due squilli. Se si cerca di richiamare automaticamente si attiva un abbonamento mensile di 5-6-7 eurocon addebito diretto sul conto corrente o sul credito della Sim. Una truffa a regola d’arte che ha permesso ai malintenzionati di guadagnare diverse decine di migliaia di euro negli ultimi mesi. Si tratta dei classici abbonamenti che promettono all’utente di ricevere ogni settimana dei contenuti in esclusiva, ma che in realtà sono delle vere e proprie truffe. Oltre ai soldi trafugati con l’inganno, l’utente è costretto a pagare anche la chiamata, che essendo internazionale, ha un costo molto elevato.
Per la Cassazione il titolare di un blog commette, in proprio, il reato di diffamazione qualora, pur essendo stato edotto della presenza di contenuti offensivi pubblicati da altri, non si attivi per la pronta rimozione degli stessi. La responsabilità del blogger per i commenti diffamatori postati da utenti della rete – e non rimossi nonostante la segnalazione – è di natura concorsuale. La Cassazione, inoltre, precisa i presupposti per l’imputabilità dei gestori di blog Online, i quali non possono essere assimilati ai direttori di testate giornalistiche, mancando il requisito della professionalità dell’attività svolta e della «culpa in vigilando»; né tantomeno essere imputati a titolo di responsabilità commissiva per omissione, non avendo alcun dovere giuridico di impedire l’evento lesivo.
Fingere di amare una persona al fine di ottenere un vantaggio patrimoniale configura il reato di truffa. Lo ha stabilito la Cassazione. Secondo gli ermellini usare artifizi o raggiri, indurre in errore, fingendo di amare una persona produce danno patrimoniale e profitto ingiusto perché la vittima colpita nella sua sfera volitiva dai falsi motivi, è portata a scelte patrimoniali che altrimenti non avrebbe mai effettuato.
Da settembre banche e Poste dovranno segnalare a Bankitalia tutti i movimenti in contanti pari o superiori ai 10mila euro, sia in modalità unica o attraverso più operazioni di importo superiore a mille euro. Si tratta di informazioni che amplieranno la banca dati ed agevoleranno i controlli del Fisco. Una decisione che fa seguito al provvedimento dello scorso 28 marzo in relazione alla normativa antiriciclaggio. I soggetti interessati a dare queste informazioni sono le banche, Poste Italiane, gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica. I dati dovranno essere indirizzati alla Banca d’Italia e riguarderanno i movimenti di contante che superano i 10mila euro. Vanno segnalate anche tutte le operazioni che pur arrivando o superando i 10mila euro vengono suddivise in operazioni più piccole superiori a 1.000 euro. La segnalazione dovrà contenere la data dell’operazione, l’importo, la causale, la filiale, i dati identificativi del cliente. I dati dovranno essere comunicati in via telematica. Il tutto dovrebbe rafforzare tutte quelle procedure per combattere il riciclaggio.
Adiconsum invita tutti consumatori interessati ai rimborsi sulle bollette a 28 giorni degli operatori telefonici, ad aspettare la decisione del Consiglio di Stato prevista per il 4 luglio prima di aderire alle offerte inviate dalle società. In attesa di conoscere se i rimborsi per le somme versate in più a causa delle bollette a 28 giorni dovranno essere automatici oppure no, le aziende telefoniche stanno inviando in questi giorni ai consumatori delle offerte di servizi aggiuntivi, che, in caso di accettazione, faranno decadere il diritto dell’utente a ricevere il rimborso. Adiconsum denuncia la poca trasparenza delle comunicazioni che inviano i vari operatori e ribadisce che la scelta se aderire o no a tali offerte o se preferire il rimborso in bolletta spetta al consumatore.