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Salvini venerdì sarà a Peschici. Il sindaco Tavaglione: “Gli chiederò di integrare il Contratto Istituzionale di Sviluppo con il completamento della superstrada del Gargano”

I sindaci di Peschici e Polignano incontreranno Mat­teo Salvini «per garbo istitu­zionale». Quello di Mola di Bari, no. Francesco Tavaglione e Domenico Vitto la pensa­no allo stesso modo. «Salvini arriva in Puglia (venerdì, ndr) in veste privata. Però è pur sempre un ministro della Re­pubblica e un vicepremier. Nessun problema a fargli un saluto». Anzi, Tavaglione ne approfitta per fare una richie­sta al ministro in missione privata. «Gli chiederò – dice il sindaco di Peschici – di porre rimedio a una grave mancan­za. Occorre integrare il Con­tratto istituzionale di svilup­po, che sta per essere sottoscritto da Governo e territorio di Capitanata, con il comple­tamento della superstrada del Gargano, un’opera strategica attesa da 50 anni». Vitto, in queste settimane entrato in contrasto con il presidente della giunta regio­nale di centrosini­stra, Michele Emiliano sui tempi per la istituzione del Parco di Costa Ripagnola, man­tiene un profilo più basso. «Ho dato la mia dispo­nibilità a incon­trare in privato il ministro dell’In- terno», commen­ta serafico il sin­daco di Polignano dove Salvini andrà a dormire dopo la festa «di popolo» di venerdì sera al Wonder Beach di Mola di Bari, nella notte di San Lorenzo. Ad ospitare a Polignano il leader del Carroccio e il suo staff (una trentina di persone) sarà Il Covo dei saraceni e non è escluso che prima di ripartire per Policoro, in Basilicata, dove è atteso in giornata, il Capi­tano tenga la barra a dritta nella città di Domenico Modugno per un pieno di selfie a Lama Monachile. Ma nell’estate sudista del capo della Lega, deciso a espugnare la roccaforte di consensi del Mo­vimento 5 Stelle e ad arginare in Puglia la debordante incur­sione a destra di Michele Emi­liano, c’è un sindaco che dice «ma anche no. Anzi no». È il primo cittadino di Mola, dove il leader del Carroccio arriverà nella serata di venerdì prossi­mo per un bagno di folla, zampina e politica. Giuseppe Colonna è netto. «Se Salvini fosse arrivato a Mola per im­pegni legati al suo ruolo di ministro dell’Interno – ragio­na il sindaco – non avrei mai mancato al mio dovere istitu­zionale. Ci mancherebbe. Ma in questo caso si tratta di una festa privata, qual è quella della Lega. Salvini è qui come capo del suo partito. Penso sia giusto non interferire». Visioni diverse, ma legitti­me mentre proprio a Mola c’è chi vorrebbe organizzare un sit in di protesta contro il de­creto di sicurezza bis che Sal­vini ha portato a casa l’altro ie­ri dopo il passaggio al Senato. Su questo è il sindaco di Pe­schici, rieletto l’anno scorso con una lista civica a sottoli­neare come «in questo Paese ci sia bisogno di mettere in piedi norme chiare che diano la possibilità di garantire ai cittadini la sicurezza dovuta, è evidente. Quindi, sotto certi aspetti – commenta Tavaglione – quello che il ministro sta facendo non può che essere condiviso. Certo, ogni norma è migliorabile. Ma è un buon inizio per mettere ordine». Il sindaco di Peschici precisa di «non aver mai avuto partico­lari frequentazioni con Salvi­ni, che ho incontrato una sola volta». Tavaglione è «sicuro che il ministro ascolterà con attenzione la richiesta di inte­grare il Cis, uno strumento fondamentale per lo sviluppo del territorio, messo in cam­po nel 2018 e di cui va dato merito a questo Governo». Ma «la dimenticanza relativa al completamento della super­strada del Gargano – conclu­de – indispensabile per avere una viabilità di accesso all’area garganica, va sanata».

Lucia Del Vecchio

corrieremezzogiorno