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Vieste/ MICHELE CIRCIELLO, DALLA GALLERIA DEI QUADRI ALLA GALLERIA DEL CIELO

Il tuo sogno era quello di rendere Vieste ancora più bella, perché tu, caro Michele ,amavi questa città tanto da desiderare di passare qui quanto più tempo ti era possibile. E lo hai dimostrato tanti anni fa allestendo la tua prima galleria nella piazza del Fosso dove, confortato dai tanti spettacoli estivi che venivano programmati durante l’estate, ci invitavi a sedere sui gradini e a sorseggiare con te un buon bicchierino di liquore fresco. Cominciava cosi la nostra amicizia, proprio ai bordi di quella antica e caratteristica piazza.

Sei cresciuto con noi, e col tempo hai imparato ad amare le “sagge” grotte della necropoli della “salata” che ti hanno “consacrato “ a Vieste da cui ti sei allontanato solo nel periodo invernale, per ritornare all’inizio di ogni stagione estiva insieme a Giovanna, tua compagna di vita, che ti ha amato e coccolato fino all’ultimo istante della tua vita.

Ci rivedevamo cosi nei periodi caldi dell’anno, una estate, poi un’altra estate,e poi un’altra estate ancora. I nostri incontri sembravano eterni e sembrava impossibile, come lo e’ stato, che la nostra amicizia potesse terminare. Ma tu non sei stato amico solo per noi, ma lo sei stato per tutta la città di Vieste in cui hai disseminato le tue sculture, le tue opere murali, i tuoi monumenti . Ovunque c’è qualcosa che parla di te e per noi continuerà ad essere impossibile dimenticarti. Già! Come si può dimenticare una persona come te che nella tua saggezza artistica hai scoperto le cose belle che Vieste racchiude, e delle quali spesso noi non ce ne rendiamo conto? Ora la tua galleria di via Cesare Battisti, per la quale hai speso quasi tutte le tue energie, e’ vuota e buia e non può non rabbuiare anche le sere della nostra estate. Ci lasciammo lo scorso anno con un filo di voce, quella che ti era rimasta, con la promessa che ci saremmo rivisti anche quest’anno. Ma questa volta l’estate ti ha tradito e ha spento i tuoi giorni proprio nel cuore del caldo e dell’afflusso dei turisti. Tanti ti cercheranno di sicuro, perché non sanno che tu eri ormai stanco e malato e quasi hai preferito allontanarti da noi. Le tracce di Vieste,di cui ti vantavi di essere un accertatore, diventeranno sbiadite nei nostri ricordi per perdersi nell’immensità del Cielo, dove potrai ricominciare a cercarle. Ciao Michele, forse tutto questo lo avevi programmato perche è giunto il momento di ammirare meglio quello che ci hai lasciato e di cui ti diciamo GRAZIE!

Bartolo BALDI