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Invitalia: “Il Gargano avrà la superstrada”. Via libera anche al distretto agroalimentare

«Sono soltanto i primi 44 progetti quelli che abbiamo finanziato con il Cis Capitanata», dice l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri. L’elenco dei prossimi interventi è già scritto, le lamentele dei sindaci del Gargano sul mancato in­serimento nel primo lotto della superstrada del Gar­gano ieri non ci sono udite perchè già alla vigilia Invitalia e la Presidenza del consiglio avevano ras­sicurato i sindaci, come conferma il primo cittadino di Peschici Franco Tavaglione. E infatti Arcuri mette la superstrada in cima alla lista delle opere da fare: «Colmeremo qualche inevitabile mancanza nel reticolo delle infrastrutture che il Cis ha in questa prima fase pensato, come ad esempio la superstrada garganica che va però prima ripro­gettata per renderla più economicamente compa­tibile e ambientalmente sostenibile. Lo faremo a partire dalla prima parte del prossimo anno con le economie che normalmente Invitalia riesce ad ot­tenere avviando le gare».

Altro rimpianto per il territorio, il Distretto agroalimentare, tocca al capo del cerimoniale di Conte, Gerardo Capozza, annunciare la ripresa an­che su questo intervento: «Un progetto del Cnr che verrà attuato nella prossima fase, il piano è molto articolato e prevede una progettazione che abbracci le fasi della produzione agroalimentari e della salute in un territorio che fa della produzione agricola e agroalimentare la sua vocazione. Richiede un fi­nanziamento di 20 milioni, previsti studi su alimentazione e qualità della vita. La Capitanata sarà la Silicon Valley della salute», si sbilancia Capozza. Ma ora c’è il presente da affrontare, il Cis di Capitanata comincerà a prendere forma «entro la fine di settembre», annuncia Arcuri, quando faremo le prime tredici gare mentre entro novembre sono previste altre diciotto gare. Quindi 31 dei 44 progetti finanziati saranno immediatamente cantierabili».

Le risorse di partenza, 280 milioni, potrebbero portare inoltre a nuovi investimenti come quello della bonifica di borgo Mezzanone, inserito quasi in extremis (dotazione di 3 milioni) e che non ha avuto però bisogno di nuove dotazioni aggiuntive in virtù della prevista rimodulazione di tutti i progetti che sarà attuata. «Con quello che risparmieremo dalla corretta, trasparente e strutturale attuazione delle gare – dice ancora Arcuri – amplieremo il numero degli interventi inseriti in questa prima tornata. Sei mesi fa – ha aggiunto Arcuri – nessuno avrebbe pensato che ci saremmo trovati qui a firmare il Contratto istituzionale di sviluppo per la Capita­nata. Ma facendolo abbiamo dimostrato da una par­te che l’Italia, che il Sud d’Italia, è un Paese normale, perché in grado di rispettare i tempi».