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Occhio alla “maladepurazione”. Goletta Verde: “in Puglia 3 punti fortemente inquinati in presenza di scarichi in mare.C’è anche il Golfo di Manfredonia”

Finita la missione di Goletta verde, la campagna di Legambiente, che ogni anno misura lo stato delle coste italiane Cinque campionamenti su ventinove ese­guiti lungo le coste pugliesi ri­sultano fuori dai limiti di legge e di questi tre sono «fortemente in­quinati». Nel mirino ci sono sem­pre canali e foci che continuano a riversare in mare scarichi non adeguatamente depurati come nel caso dello sbocco della vasca di Boccadoro a Trani (Bat), la foce del canale in contrada Posticeddu sul litorale Apani, a Brindisi, e il canale di scarico di Marina di Leuca a Castrignano del Capo.

Questo in Sintesi l’esito del monitoraggio svolto lungo le co­ste pugliesi dall’equipe tecnica di Goletta Verde, la storica campa­gna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane. «E’ ora dì dire basta àff’ogni forma di alibi – dichiara Mattia Lolli portavoce della Goletta Ver­de – e di intervenire in maniera decisa per porre fine a queste emergenze che causano danni all’economia, al turismo e soprat­tutto all’ambiente, a partire dalla gestione delle acque reflue e al miglioramento del nostro sistema depurativo. Non va dimenticato che sono già quattro le procedure di infrazione comminate all’Italia dall’Ue con un nuovo deferimento alla Corte di Giu­stizia arrivato po­chi mesi fa. Soldi che avremmo po­tuto spendere per progetti innovati­vi a tutela del ma­re. L’obiettivo del nostro viaggio è mantenere alta l’attenzione con­tro la mala depu­razione, le trivel­lazioni di petrolio, il cemento illegale e il marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare da fermare ad ogni costo, purtroppo ci sembra che l’attenzione del Go­verno, e spesso anche della am­ministrazioni locali, sia diretta su tutt’altro».

«Il risultato del monitoraggio di Goletta Verde è positivo nel suo complesso – afferma Francesco Tarantini, presidente di Legam­biente Puglia – anche se perman­gono criticità su tutti i tratti di mare interessati dalle foci di fiu­mi e canali. Rispetto alla scorso anno non cambia di molto la si­tuazione sul fronte della depura­zione: restano tre gli impianti che continuano a scaricare nel sotto­suolo e salgono a quarantaquattro quelli soggetti a scarichi anomali. Il 23 % dei depuratori pugliesi continua a non essere conforme alla direttiva europea sulla depurazio­ne mentre procedono gli interven­ti di potenziamento/adeguamento, compresi quelli per il conte­nimento delle emissioni odorigene. Viste le numerose iniziative finalizzate ad affinare le acque re­flue depurate, chiediamo alla Re­gione Puglia di lavorare per pun­tare al massimo riutilizzo di que­ste in agricoltura». In provincia di Foggia sono sta­ti monitorati tre punti e tutti sono risultati entro i limiti di legge: a Peschici, in Baia Monte Pucci presso spiaggia libera La Catenel­la; a Ischitella, in località Foce Varano presso Lido del Sole e a Manfredonia presso spiaggia Castello. Dei sei punti campionati nella provincia Bat, l’unico risul­tato fortemente inquinato è lo sbocco della vasca di Boccadoro, a Trani. Risultano invece entro il limiti di legge i prelievi effettuati a Trani, presso il molo a destra sulla spiaggia Matinelle; a Mar­gherita di Savoia, nella Riserva Naturale della Salina, alla foce del torrente Carmosina e sulla spiag­gia presso il lungomare Cristoforo Colombo; a Bisceglie, in lo­calità Salsello sulla spiaggia del lungomare incrocio Mauro Dell’Olio e a Barletta, presso la spiaggia libera della litoranea di Ponente. Nella provincia di Bari, tutti e quattro punti campionati risultano entro i limiti di legge: a Molfetta, Torre Calderina, a Monopoli, spiaggia Cala Porto Rosso, a Polignano a Mare, spiaggia Lama Monachile e a Bari spiaggia si­nistra Lama Balice.