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Isole Tremiti/ Turisti ripuliscono cale e fondali.

Turisti e volontari passano al setaccio cale e fondali delle Isole Tremiti a caccia di rifiuti, plastica e polistirolo con i progetti “pulire”. Un grande messaggio per la difesa dell’am­biente ma anche un nuovo modo di vivere e fare cultura attorno al mare. Una consapevolezza che permetta di in­culcare anche negli ospiti della Riserva marina l’idea di bene comune da di­fendere e promuovere. È stato il tema che ha dominato i 30 anni dell’Area marina protetta concisi con una serie di eventi promossi dal Parco nazionale del Gargano d’intesa con il ministero dell’Ambiente e presentati dal Labo­ratorio del mare “Marlin Tremiti” e dall’agenzia di eventi “Cdp Service” di San Severo.

Squadre di turisti-ambientali hanno perlustrato alcune cale tra quelle più esposte all’attacco dei rifiuti (portati dalle correnti marine in alcune zone come l’Isola di Capraia o abbandonati da diportisti senza scrupoli come a Cala Matano e a Cala Spido). Fare “cultura del mare”, insomma, per difenderlo da at­tacchi sempre più sregolati e spregiu­dicati. Su tutti quelli sferrati da plastica e polistirolo abbandonato in mare da pescatori senza scrupoli: sbriciolandosi, viene confuso per cibo dai pesci che lo ingoiano con risvolti immaginabili. Dalle Tremiti – dove si registrano altre problematiche – come i gas discarico emessi in grandi quantità da navi di linea in partenza – è dunque partita questa nuova e importante sfida. «C’è bisogno di una nuova consapevolezza – commenta Adelmo Sorci, direttore del Laboratorio del mare “Marlin Tremiti”, da anni protagonista della salvaguardia e della ricerca nella Amp – e, soprattutto di inculcare nei più giovani questa dedizione affinché i nostri fondali vengano finalmente difesi». Di­versi appuntamenti nei mesi di luglio e agosto coinvolgendo cen­tinaia di volontari in questo nuo­vo modo di vivere le vacanze. «Negli ultimi giorni abbiamo ri­pulito parte del fondale nel canale San Nicola – Cretaccio e della Cala dei turchi in particolare – ag­giunge Sorci non nuovo a ini­ziative simili – con l’assistenza preziosa della Corpo delle Ca­pitanerie di porto – Guardia co­stiera – Delegazione di spiaggia delle Isole Tremiti. Tra le tante bottiglie, cime e reti abbandonate, pezzi di barca, anche una bat­teria».

E così, mentre su yacht e gommoni si faceva movida con tanto di musica a palla e urla (in un’Area marina protetta non sono vietati gli schiamazzi?), c’era chi era felice di ripulire la costa dai rifiuti. «Ci sentiamo protagonisti – com­menta Armando, milanese doc in va­canza alle Tremiti -, perché il mare è un bene di tutti. Giusto contribuire a di­fenderlo. Bene sta facendo il Parco del Gargano».