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Regione Puglia e UniCredit: al via il Minibond per le piccole e medie imprese, nuovo strumento per favorire la crescita grazie al mercato dei capitali. Da oggi le aziende potranno accedere ad un canale di finanziamento alternativo al credito.

Parte la rivoluzione in chiave pugliese nel mercato dei capitali. A cominciare da oggi le piccole e medie imprese potranno investire in Puglia grazie all’emissione di minibond.  Il nuovo strumento, voluto dalla Regione Puglia e realizzato dalla società regionale in house Puglia Sviluppo in collaborazione con UniCredit, affianca il tradizionale canale bancario perché sostiene in modo totalmente innovativo, attraverso l’ingresso nel mercato dei capitali, le imprese che hanno bisogno di risorse finanziarie per sviluppare il proprio business.  Con garanzie pubbliche per 25 milioni di euro i minibond svilupperanno 100 milioni di investimenti.

Sui portali istituzionali www.sistema.puglia.it e www.pugliasviluppo.eu è attiva la call per ricevere manifestazioni di interesse da parte delle aziende che intendono aderire all’iniziativa. Le candidate potranno essere piccole e medie imprese con sede legale o operativa in Puglia e non quotate in borsa. I singoli minibond dovranno essere compresi tra 2 e 10 milioni di euro e permetteranno di sostenere investimenti materiali e immateriali e spese in capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.

L’emissione dei minibond è possibile grazie a risorse finanziarie rese disponibili dalla Regione Puglia, attraverso Puglia Sviluppo, gestore degli strumenti finanziari per le imprese, e da investitori istituzionali e professionali che intendono sostenere il progetto.

Come funziona lo strumento

L’impresa interessata ad accedere ai minibond presenta la domanda di candidatura (scaricabile con la call dal portale www.sistema.puglia.it) a Puglia Sviluppo. La Società in house controlla i requisiti, il piano di investimento, svolge altre verifiche e, se l’esito è positivo, lo comunica all’Arranger, cioè all’operatore finanziario che ha il compito di strutturare e collocare il portafoglio di minibond. L’arranger, selezionato a giugno 2019 con un avviso pubblico, è UniCredit.

È dunque la stessa UniCredit in collaborazione con l’investitore principale, a realizzare l’analisi di merito sia sull’impresa che sull’investimento e, in seguito, a definire il portafoglio complessivo delle aziende idonee, per un importo totale di 100 milioni di euro. L’Arranger crea dunque la Società veicolo (Spv) che sottoscrive i minibond e, dopo averli cartolarizzati, li cede agli investitori istituzionali e professionali che li acquistano. Le aziende dunque ricevono dai 2 ai 10 milioni di euro a seconda dell’importo del minibond e possono investire in beni materiali o immateriali, ma anche ottenere sostegno per il capitale circolante legato ad attività di sviluppo o espansione.

(com)