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Leo: “Diversamente abili al primo posto: accordo raggiunto sugli assistenti nelle scuole”

Nella sede della direzione generale della Asl di Lecce, è stato raggiunto l’accordo che chiude la decennale vertenza riguardante gli operatori della ex legge 16.

L’assessore regionale all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro Sebastiano Leo ha incontrato le organizzazioni sindacali alla presenza dell’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri, della componente del Comitato SEPAC Maria Cristina Rizzo e del direttore generale della Asl di Lecce Rodolfo Rollo. La vicenda, che oggi giunge a soluzione, riguarda gli operatori che prestano servizio nelle scuole per l’assistenza ai diversamente abili e che rivendicavano il riconoscimento della mansione superiore, con annessi gli adeguamenti salariali e gli arretrati. “L’obiettivo prioritario era quello di dare certezza del servizio agli alunni diversamente abili – precisa Leo – ma anche riconoscere il diritto a chi, con spirito di abnegazione, da anni garantisce un supporto essenziale, in particolare ai non autosufficienti. La questione era pendente da troppi anni e non si poteva persistere in un arroccamento di posizioni che danneggiava innanzitutto gli alunni. Sono fiducioso che lo sciopero proclamato dalla Uil sarà revocato, anche perché dopo l’intensa di oggi ne verrebbero meno le ragioni. È importante dare certezze agli alunni e ai lavoratori: noi abbiamo fatto la nostra parte mettendo a disposizione della Asl di Lecce la somma necessaria a soddisfare i termini della transazione”.

E Ruggeri spiega: “Le ragioni dei più deboli hanno priorità e per questo abbiamo fatto un ulteriore sforzo per reperire le somme necessarie a chiudere la vertenza. Sono convinto che l’intesa raggiunta questa mattina è una buona notizia per le famiglie che devono avere certezze sui servizi erogati ai loro figli”.

La Regione Puglia ha stanziato 500mila euro che serviranno a pagare un anno di arretrati agli operatori che saranno inquadrati nella categoria B qualifica professionale OTA e che non avevano fatto ricorso al giudice del Lavoro per il riconoscimento della mansione superiore, mentre per chi lo aveva fatto gli arretrati saranno calcolati dal 2010, così come previsto dalla sentenza della Corte d’Appello di Lecce.  

(com)