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Parco del Gargano, l’AMP delle Isole Tremiti ancora senza un Piano di gestione. Se ne è parlato alla Fiera del Levante

La Puglia è regione virtuosa in tema di sostenibilità ambientale, valorizzazione delle risorse ittiche e delle zone costiere. E questo grazie anche a tre importanti esperienze delle Aree Marine di Torre Guaceto, Porto Cesareo e delle Isole Tremiti, esempi di gestione sostenibile della pesca e dell’ecosistema costiero che coniugano la salvaguardia  dell’ambiente e degli stock ittici e creano valore in termini di turismo e sviluppo economico.

Se n’è parlato questa mattina nella Sala Agorà del Padiglione 18 della Fiera del Levante nell’ambito delle attività istituzionali organizzate dal Dipartimento regionale Agricoltura – Servizio FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca), all’interno di un fitto calendario di iniziative che rientrano nel progarmma intitolato “DaMARE: Blue economy, sustenability and growth”.

L’Area Marina delle Isole Tremiti è tra le poche AMP italiane a non avere ancora un piano di gestione, che potrebbe arrivare entro fine anno, come ha raccontato la direttrice, Carmela Strizzi. “In attesa di un piano ci siamo dotati di un disciplinare provvisorio che ci ha permesso di avviare una serie di interventi come l’installazione di gavitelli e il monitoraggio della Posidonia”. Gli ostacoli da superare, anche in questo caso, sono legati all’atavica diffidenza delle popolazioni locali rispetto ai vincoli che un’area protetta ed un parco impongono. “Negli ultimi mesi abbiamo ripreso il dialogo con le comunità  locali, e con i pescatori in particolare – ha aggiunto Strizzi. Oggi registriamo un aumento del 30% delle richieste di autorizzazioni di pesca da parte degli operatori rispetto agli anni precedenti. Crediamo fortemente nella possibilità di una gestione condivisa, poiché in gioco c’è il futuro stesso dell’area, il suo sviluppo, la sua economia, il suo delicato equilibrio marino, oggi al centro dell’attenzione mondiale anche per la scoperta nei fondali di un foresta di corallo”.