Sono tornati ad agitare le notti dei pugliesi. E sono tanti. Quanti? Difficile saperlo. Ormai lupi (alcune centinaia) e cinghiali (diverse migliaia) in Puglia fanno parte dello stesso mosaico. I primi infatti tengono sotto controllo i secondi attraverso la catena alimentare: gli esperti hanno stabilito che la dieta del lupo di casa nostra è fatta al 50 per cento da cinghiali, per la parte restante da altri animali domestici. Ma i tassi di riproduzione dei cinghiali sono così elevati (una scrofa può partorire anche 10 cuccioli alla volta e in un anno lo fa almeno due volte) che i lupi – si riproducono più lentamente – non riescono a ristabilire l’equilibrio ecologico previsto: un predatore in un anno può anche prelevare 200 cinghiali per la sua alimentazione. Cosi entrambi creano danni all’agricoltura e alla zootecnia.