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“Cancro al seno, rischia meno chi si alza presto al mattino”. Il prof. Francesco Schittulli presenta la 27° edizione di LILT FOR WOMWN.

«Chi si alza presto, al mattino, corre minor rischio di ammalarsi di tumore al seno», lo dicono e dimostrano la dottoressa Rebecca Richmond e suoi colleghi ricercatori dell’università di Bristol, sulla base dei dati che si riferiscono a 409.167 donne in­serite negli studi della UK Biobank e del Cancer Ass. Consortium. Una realtà, questa – ha detto il prof. Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lega italiana per la Lotta Contro i Tumori (LILT), chirurgo se­nologo oncologo, nel lanciare la XXVII edizione di LILT for Women – Campagna Nastro Rosa (volto di questa edizione Belén Rodriguez) – che vuole sensibilizzare le donne sull’im­portanza della prevenzione e della diagnosi precoce. La con­clusione della ricerca scienti­fica inglese può essere appli­cata alla nostra Campagna che sollecita la donna a «svegliarsi presto» nell’adottare compor­tamenti corretti di vita idonei a prevenire e ad eseguire, con regolarità ed a tempo debito, i controlli clinici e strumentali.

«Prendiamoci cura di noi stes­se, non trascuriamo la visite periodiche», è lo slogan della Campagna.

I controlli – raccomanda Schittulli – ormai devono partire dai 30 anni di età della donna, poiché il cancro mammario, drammaticamente, sta prediligendo an­che le giovani che, finora, esso trascurava. Inoltre ogni donna abbia possibilità di eseguire questi con­trolli in qualunque posto d’Italia essa viva. L’uni­formità territoriale dello screening, il necessario sup­porto dal mondo scolastico sono imperativi per rag­giungere la mortalità zero per cancro al seno. Poco rincuora – dice il presidente LILT – la di­minuzione della mortalità: le diagnosi di cancro mammario sono cresciute del 15% negli ultimi 5 anni e, purtroppo, interessano sempre di più le giovani donne sotto i 40 anni. Con la Campagna Nastro Rosa, la LILT ribadisce con forza l’importanza della pre­venzione come stile di vita. «Con la prevenzione proteggiamo la nostra salute. Per questo, oggi – ha commentato Belén, giovane madre – io sono al fianco della LILT per dire alle donne di tutte le età: sve­gliamoci, prediamoci cura di noi stesse, non tra­scuriamo le visite periodi­che».

«Oggi, grazie alla diagnosi precoce, la guaribilità del can­cro al seno si attesta intorno all’80-85% dei casi ma – precisa il presidente Schittulli – se lo si scopre quando esso è “grande” pochi millimetri, si potrebbe raggiungere guaribilità supe­riore al 95%». Schittulli rias­sume Innalzarsi presto» in «set­te comandamenti» per rag­giungere questo obiettivo di mortalità zero: Individuazio­ne della malattia in fase pre­clinica; diagnosi della lesione tumorale in donne sempre più giovani; uniformità territoria­le dello screening senologico; abbassamento dell’età dello ’ecografia) a partire dai 30 anni di età; coinvolgimento attivo del mondo scolastico riservato alle ragazze (corretta informazione ed in­segnamento dell’autopalpazione); periodiche visite clinico – strumentali codificate per donne già colpite dal tumore al seno, finalizzate all’anticipazione di eventuali metastasi; prendersi cura delle 800.000 don­ne italiane con vissuto cancro al seno e delle loro famiglie, con un approccio umano e personalizzato.