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Tasse per l’Università di Carpino per sostenere spese impreviste nel 1601.

Sappiamo che le Università (i vecchi comuni) a volte si trovavano a dover sostenere delle spese improvvise a causa di altrettanti eventi straordinari, come potevano essere le gelate invernali, epidemie di peste nelle ragioni con cui commerciavano i loro prodotti, o permanenza di eserciti nei propri paesi per cui dovevano sostenere delle spese, come nel nostro caso.

Generalmente le università erano costrette a aumentare la pressione fiscale applicando delle tasse sull’olio o la farina prodotta, ma una delle tasse applicate sulla carne in questo documento è veramente singolare. In quell’anno si applicò una tassa sulla cacciagione prodotta, che era costituita da grandi uccelli, quali potevano essere le follaghe, i colombacci, o i mallardi altro uccello presente nel lago di Varano che era a due passi. La notizia è veramente interessante perché oltre a sottolineare la presenza di questa cacciagione nel vicino lago che sicuramente era abbondante tanto da costituirne carne vera e propria era anche fonte di reddito dell’Università stessa.

Ma veniamo al documento:

Il giorno 6 Luglio a Napoli.

Visto in fatto memoriale Ill.mo e Ecc.mo D.no(Signor)Purregi Porrecto, da una parte della infrascritta Università di cui tale è il tenore per la Vostra All’Ill,mo e Ecc.mo procuratore dell’Università ed lo memoriale della terra di Carpino ,provincia di Capitanata dicono di aver composto argomenti di fuochi(erano le famiglie per cui si pagano pure le tasse) ,per la nuova numerazione per alloggiamenti e contribuzione di informazione ,si sono ridotti intanto in detta terra in modo estremo e non tengono modo di poterli pagare i pagamenti fiscali altri occorrenti necessari e perciò sono ditratilati e consumati ogni giorno dal Commissari che vengono ad esigere aggiungendosi interesse sopra interesse e che se non si rimedia in breve tempo e per ridursi detta situazione per cui per la presente non si è trovata altra soluzione meno dannoso che hanno concluso di imporre una gabella di carlini due per tumolo di grano, che si macina, ,ed un tornese per rotulo di carne et qualsivoglia uccello grande come sono follaghe, palumbi(colombacci) ,mallardi un tornese per rotulo di pesce, e tre cavalli per carrafa di vino, supplicando che resti servita per minor rovina di essa Università, il regio fisco ed altri ed altro occorrente per ogni cittadino sicuramente assentire e permettere detta imposizione di gabella da cui si ricaverà da essi pagamenti senza il timore di essere vassati dai commissari che possano vendere animali e coltivare i territori di tutto il divenendo agro dalle mani come si deve e così sia fatta la volontà di Dio, come così si veda poi e si consideri e si venga considerati.

Pervenuto all’Ill.mo et Ecc.mo Sig. Porreto luogotenente e capitano generale perché veda e mandi e faccia leciti sia il predetto Sindaco che gli eletti di questa Università e gli uomini di detta terra di Carpino provincia di Capitanata e di quelli procuratori affittasse ed esigesse le predette gabelle e ragione in detto del prescritto memoriale si contenti la servita relazione fatta e da fare per detta Università di affittare legittimamente, per le faccende pretendenti e in ultimo sia lecito e più liberare la candela accesa e una volta estinta denari e predette gabelle pervenendo si possa in avvenire in detta Università la servita forma della regia pragmatica per risolver le regie funzioni fiscali ed altre cose occorrenti per detta Università e non in altro che gabelle garantite peri cittadini e liberatrici per detta Università che ricevute tuttavia in estinzione in cessione e per quella pertanto e predetta convalida di tutte le cose del decreto e l’autorità in formazione per gli anni per quanto e per quelle gabelle che minimante esigano per il predetto decreto e minimamente mandino a esigere queste somme.

Decreto per la terra di Carpino che vuole esigere e affittare le predette gabella per pagare i regii pagamenti fiscali e altre sue e occorrenti necessità.

Giuseppe Laganella