Una nomina pilotata in un’azienda pubblica di servizi alla persona del foggiano, che non sarebbe finalizzata «a tutelare l’interesse della pubblica amministrazione» ma a soddisfare un do ut des politico. C’è questa ipotesi dietro l’invito a comparire notificato all’assessore regionale al Welfare Salvatore Ruggeri. Corruzione il reato contestato dal sostituto procuratore di Foggia Marco Gambardella, all’esito di indagini condotte dalla Guardia di finanza di Bari.