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Vieste/ Picchiato e mandato in ospedale per sgarro al clan: 3 arresti

Tre viestani sono stati condotti in carcere perché accusati di tentato omicidio: tutto è cominciato lo scorso settembre quando, per uno sgarro al clan, c’è stato un regolamento di conti nei confronti di un incensurato, Domenico Argentiero, 28 anni. I suoi aguzzini l’avevano fatto salire con un pretesto a bordo di un’auto, l’avevano condotto in un luogo isolato e picchiato brutalmente, non uccidendolo solo perché il ragazzo è riuscito a fuggire, completamente nudo.

Il ragazzo, dopo essersi presentato alla Guardia Medica, era scappato improvvisamente dopo aver ricevuto le prime cure. Il fatto aveva indotto i sanitari ad avvisare i carabinieri, che l’avevano poi ritrovato mentre vagava per strada, ancora senza vestiti, in stato di choc. Durante il tragitto Argentiero aveva raccontato che un paio d’ore prima la fidanzata, con cui aveva litigato, gli aveva chiesto di incontrarsi per chiarire. Al posto della ragazza, che si era prestata a fare da esca, tuttavia Argentiero aveva trovato lo zio di lei, Giuseppe Della Malva, 55 anni, che l’aveva invitato a salire in auto, insieme ad altri due, Vincenzo Langi, 41 anni, e Luca Luongo, 37, tutti pregiudicati, i primi due ritenuti vicini al clan Raduano.

Argentiero ha capito troppo tardi di essere caduto in trappola: dopo aver ricevuto violenti colpi in testa e su tutto il corpo, gli aguzzini gli intimavano di restituire il denaro che aveva sottratto a Danilo Della Malva, figlio di Giuseppe. A nulla sono valsi i tentativi di sottrarsi al pestaggio: il ragazzo è riuscito a scappare da un finestrino, nudo poiché i suoi abiti erano distrutti.

I carabinieri di Vieste hanno scoperto che Argentiero aveva subito quella punizione per aver ‘osato’ fare acquisti online con la carta della convivente di Danilo Della Malva. Perciò i tre responsabili hanno ricevuto nella notte di mercoledì scorso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.