Da oggi, primo febbraio parte la banca dati dei biotestamenti che raccoglie le decisioni sul «fine vita» attraverso il biotestamento (DAT, acronimo di disposizioni anticipate di trattamento), ognuno, purché maggiore di età e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale e futura incapacità di autodeterminarsi, può manifestare le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, compresi il consenso o il rifiuto rispetto a accertamenti diagnostici, opzioni terapeutiche, singoli trattamenti sanitari.
Se le condizioni fisiche del paziente non consentano di redigere le DAT per atto pubblico, scrittura privata autenticata, scrittura privata, le stesse potranno essere espresse attraverso: videoregistrazione, altri dispositivi che permettano alla persona con disabilità di comunicare. Il medico dovrà quindi rendere una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che verrà in seguito trasmessa alla banca dati nazionale.
Le sanzioni per la violazione dell’obbligo dei seggiolini sicurezza nelle auto per i bambini fino a 4 anni scatteranno solo a partire dal 6 marzo 2020.
Per chi non rispetterà l’obbligo, prevista una sanzione che va da 83 a 333 euro, ridotte a 58 e 100 nel caso di pagamento entro cinque giorni. Alla sanzione si applicherà anche la sottrazione di 5 punti dalla patente. Previsto l’istituzione di un bonus pari a 30 euro per l’acquisto del dispositivo.
Il bonus è legato al bambino e può essere riscosso dal genitore o da chi esercita la patria potestà. Per l’erogazione del bonus bisognerà attendere un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Importanti novità per la lotteria degli scontrini che scatterà il primo luglio 2020.
Per gli esercenti che rifiutano di acquisire il codice lotteria c’è il rischio serio di diventare «contribuenti fiscalmente a rischio», se i clienti lo segnaleranno alla Agenzia delle Entrate.
Le segnalazioni saranno i utilizzate e dalla Guardia di Finanza per le analisi del rischio di evasione che potranno portare a controlli accurati e a un abbassamento del rating fiscale. I commercianti che per vari motivi non avranno inserito il codice, non necessariamente a seguito di un esplicito rifiuto (si pensi, ad esempio a causa del sovraffollamento del negozio), potrebbero vedersi a loro insaputa oggetto di segnalazione da parte dei contribuenti. A questi ultimi, infatti, non sembra allo stato attuale richiedersi molto più di un mero accesso alla sezione dedicata nella piattaforma ordine o una procedura complessa per la segnalazione.
Incorre nel reato di disturbo del riposo e delle occupazioni chi in auto con la radio ad alto volume disturba i vicini. Lo ha stabilito la Cassazione che ha anche ribadito che non servono accertamenti tecnici né denunce per accertare il reato, basta la testimonianza dell’ufficiale del sequestro. Non è necessario quindi accertare che il rumore abbia disturbato effettivamente più persone, è sufficiente che i rumori o gli schiamazzi siano idonei a disturbare un numero indeterminato di individui.
Si rischia il reato di molestia, l’arresto fino ad un mese e un’ammenda fino a duecentosei euro se si stendono i panni in un condominio senza strizzarli perché così si disturba la quiete e si ingenerano stati nervosi nel vicino di casa. Lo ha stabilito la Cassazione ribadendo però che «la biancheria può essere stesa solo negli spazi condominiali e purché non vi sia il cosiddetto gocciolio». La Suprema Corte ha evidenziato che «quando un condomino agisce in giudizio per far rimuovere gli stenditoi dai balconi sopra il proprio terrazzo e farne cessare il relativo gocciolio, esercita un’azione per eliminare una servitù, cioè eliminare il diritto dell’altro condomino di stendere (e quindi far sgocciolare) i panni».
Non si possono fotocopiare interi libri scientifici per poi rivenderli all’interno della propria attività di copisteria. La legge sul diritto d’autore consente la riproduzione solo del 15% dell’opera a condizione di corrispondere un importo forfettario agli aventi diritto. Queste le precisazioni della Cassazione che ha respinto il ricorso di un imputato, condannato per aver riprodotto abusivamente e per fini di lucro svariate opere scientifiche cartacee detenute anche in formato excel e pdf nel suo pc.
Parte il progetto “e-RA DIGITALE: il consumatore incontra il web” – realizzato dalle Associazioni Adoc, Adusbef e Federconsumatori e finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico. Il progetto punta a tutelare i consumatori dai rischi derivanti dall’utilizzo non corretto delle tecnologie digitali e nell’ambito delle transazioni economiche effettuate on-line. Oltre al servizio di assistenza online a cui accedere dal sito di progetto e alla consulenza presso i punti di accesso web presenti in tutta Italia, le associazioni coinvolte organizzeranno eventi di formazione e informazione.