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Strade di Capitanata/ A 6 mesi dalla storica firma del CIS il presidente della Provincia Gatta rivela “tra 20 giorni le prime gare”. Il sindaco di Vieste: “la Mattinata – Vieste coi ribassi di gara, pessimista per le risorse”

In attesa di capire quando saranno appaltati da In­vitate le prime gare in relazione al CIS, scoppia un altro scontro politico in Capitanata. “Abbiamo scoperto che la SP 53 Mattinata-Vieste, che rientra tra te opere del CIS (Contratto istituzio­nale per lo sviluppo della Capitanata, ndr), fa riferi­mento a 47 milioni del tutto ipotetici, perché finanziati coi ribassi di gara dei 280 milioni totali previsti dal CIS, E dunque è un intervento del tutto aleatorio”, aveva affermato la scorsa settimana a l’Attacco il sin­daco di Vieste Giusep­pe Nobiletti.

“Prima dello scontro che abbiamo avuto sul Giro d’Italia”, spiega ora il pri­mo cittadino, “sono andato a parlare con il pre­sidente della Provincia Nicola Gatta per capire di più dei 47 milioni previsti e per evitare che ci siano somme non spese. Vogliamo che tutti i 47 mi­lioni vengano spesi effettivamente per questa arte­ria, Mi ha spiegato che la Mattinata-Vieste non rien­tra nel primo gruppo di opere ma sarà finanziato con i ribassi di gara. L’ordine prioritario vede dapprima la Mattinata-Vieste, poi la Pedegarganica e infine la Regionale 1 Poggio Imperiale-Candela”.

Per quest’ultima, richiesta con forza dai Monti Dauni, bisogna capire se vale ancora la pena trattando­si dì un progetto vecchissimo e per il quale va fatta una seria analisi costi-benefici. Queste tre opere so­no inserite nel CIS nella lista degli “Interventi dotati di copertura finanziaria fino all’approvazione del li­vello di progettazione utile per l’avvio delle succes­sive procedure per l’affidamento di lavori, servizi e forniture, la cui realizzazione potrà essere attivata sulla base delle nuove o maggiori risorse che do­vessero rendersi disponibili”,

“Ho detto che mi pare tutto troppo aleatorio”, conti­nua Nobiletti, “perché questo vuol dire che bisogna fare prima le gare, in seguito vedere se con i ribassi avanza concretamente qualcosa. Con un ribasso del 30% si arriva, sul totale dei 280 mi­lioni del CIS, a 84 milioni di euro, coi quali si dovrebbero finanziare i tre in­terventi stradali. Ma c’è il rischio che quei ribassi non ci siano. E’ altamen­te possibile che i costi aumentino, nulla vieta che nella progettazione emergano dei costì più alti e quindi che i ribassi siano alla fine inferiori al­le attese”.

Da qui il disincanto del sindaco della capitale pugliese delle vacanze, ri­confermatasi anche nel 2019 come la prima desti­nazione turistica della regione per presenze (1.916.500, pari al+0,5%).

“Per me la Regionale 1 è già fuori, mentre la Pede­garganica rischia di non essere realizzata e chissà la Mattinata-Vieste. In ogni caso ci vorrà del tempo per capire come stanno veramente le cose. Le pro­cedure saranno lunghe, non sappiamo quando Invi­talia farà partire le gare. Quanto alla seconda tranche del CIS, Vieste non c’è. Abbiamo presentato va­ri progetti ma non ci siamo né sappiamo cosa vo­gliano finanziare”.

Più sereno e fiducioso appare il presidente della Pro­vincia e sindaco di Candela Gatta.

“La Mattinata-Vieste è stata inserita nella prima tran­che del CIS e ha avuto un finanziamento di 47 milio­ni, ma al momento c’è la copertura per la sola pro­gettazione. Poi coi ribassi di gara sarà finanziata l’opera, è tra i tre interventi che si avvarranno dei ri­bassi. Lo stesso discorso vale per il completamento della Pedegarganica, per cui sono stati previsti nel CIS 26,4 milioni. Ma in questa prima fase c’è la co­pertura solo per la progettazione, coi ribassi si fi­nanzierà la realizzazione. Invece, per la Regionale 1 è stata finanziata la progettazione ma non è stata finanziata l’opera. Questo perché, a differenza degli altri due interventi, per la Regionale 1 non c’erano ri­ferimenti precisi. Si parla inoltre di un intervento mol­to più complesso, della costruzione ex novo di un as­se viario e non dì un semplice ammodernamento”. Gatta non dubita del fatto che gli avanzi ci saranno effettivamente.

“Stiamo parlando di circa 84 milioni. Il problema non sono le risorse, il problema è spenderle bene. Spes­so ci sono i fondi ma non sappiamo utilizzarli. Per quanto riguarda le strade di competenza provincia­le, abbiamo avuto 30 milioni per la SP Rivalese, che porta da Foggia a Manfredonia e che ha un livello di progettazione definitivo, più avanzato rispetto alla Mattinata-Vieste. E poi i 26,4 della SP 28 Pedegarganica e i 9 milioni per la strada 141 delle Salino, che collega la BAT a Manfredonia. Ma chiaramente non sono risorse esaustive per completare quest’opera”. Infine Gatta lancia un affondo all’Indirizzo di Nobiletti, con cui da tempo c’è distanza: il primo non ha mai fatto mistero di considerare Gatta troppo legato alla difesa dei Monti Dauni a danno del Gargano, moto­re turistico della provincia.

E il botta e risposta polemico sul Giro d’Italia è stata solo l’ultima conferma della scarsa simpatia tra i due amministratori.

“Non sono d’accordo col sindaco, è troppo pessimi­sta. Dobbiamo avviare la gara per la progettazione. Non siamo la Cina che costruisce un ospedale in pochi giorni, ma se siamo bravi a supportare Invitalia penso che anche le opere più complesse possano arrivare nel giro di due anni almeno all’inizio dei la­vori”.

Ma il dubbio di Nobiletti sul fatto che tutti i 47 milioni di euro previsti nel Contratto istituzionale di sviluppo saranno utilizzati per la Mattinata-Vieste pare avere un fondamento quando Gatta ricorda gli stringenti vincoli dovuti alla presenza dell’area protetta del Parco nazionale del Gargano.

“Va fatto un ragionamento sui vincoli esistenti ri­spetto all’ammodernamento della Vieste-Mattinata e sulla verifica della possibilità di adoperare tutti i 47 milioni”, sottolinea da ultimo il numero uno di Palaz­zo Dogana.
“Se non entriamo nella fase esecutiva non possiamo capire cosa è possibile realizzare, anche rispetto al­l’allargamento della strada cosi come fu previsto pri­ma dell’istituzione del Parco nazionale del Gargano. Oppure se si debba intervenire in maniera diversa, soltanto migliorando la strada attuale e ponendovi delle barriere. Non possiamo oggi capire se tutte le risorse siano utilizzabili o meno”.
 

l’attacco